Il Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana torna ad alzare la voce a seguito di una intervista che ha rilasciato lo scorso 28 maggio al Tg3 Campania il primo cittadino di Maiori a proposito del depuratore consortile.
Da quanto si è fatto intendere da precedenti dichiarazione diffuse per mezzo stampa i lavori al depuratore sarebbero partiti immediatamente ed invece, secondo quanto riferito dal sindaco Capone alla Rai, a partire saranno i premessi necessari per far partire i lavori.
A seguito dell’intervista il Comitato si è posto alcune domande tra cui quella se è possibile indire una gara d’appalto e non avere tutti i permessi necessari per iniziare i lavori. Inoltre dal Comitato si domandano se la Soprintendenza rilascerà parere indipendentemente dalla nota del Ministero della Cultura, in riscontro all’interrogazione dell’on. Anna Bilotti, oppure opporrà il dovuto completamento delle integrazioni richieste dal Ministero, di cui è organo periferico.
Infine ci si interroga su come l’Autorità di Bacino potrà produrre le necessarie autorizzazioni, visto che la zona di intervento è classificata R4/P4, ciò al massimo rischio idrogeologico e quindi anche la P.A. trova difficoltà ad agire in deroga.
L’ultimo controsenso che il Comitato ha notato è il seguente: il sindaco Capone ha affermato che le acque di Maiori sono pulite e brillanti e che ciò viene anche certificato da ARPA Campania, però il depuratore è necessario per ottenere la bandiera blu!!!
“Quindi volendo interpretare le parole del primo cittadino di Maiori – riferiscono dal Comitato – si può evincere che le condotte esistenti di Maiori, pur vetuste, continuano a fare egregiamente il proprio lavoro, tant’è che la stessa, più aggiornata, tecnologia è stata adottata per le condotte di Scala, Ravello e Atrani e, ultimamente, anche per Minori.
A questo punto è lo stesso primo cittadino a confermare che l’impianto ‘industriale’ di Maiori per la finta depurazione comprensoriale è solo un artefatto necessario alla burocrazia ‘italiota’”.
Il sindaco Capone, concludono dal comitato, si è sempre ostinato a non voler valutare soluzioni alternative e praticabili. Su tali alternative è stata inviata, dal ‘Coordinamento Cittadino sul Depuratore’, una articolata nota di approfondimento all’attenzione del Ministero dell’Ambiente alcuni mesi or sono. “Rinnoviamo al Sindaco e ai consiglieri comunali di maggioranza l’invito a leggere la copia cartacea consegnate nelle loro mani tramite l’Ufficio Protocollo del Comune”.