No alle trivelle a largo della Costiera Amalfitana. È il messaggio che lancia Vincenzo De Luca nel consueto appuntamento del venerdì. Il Presidente della Regione, in attesa di atti concreti da Roma, annuncia battaglia al Governo.
Immaginate solo per un attimo la capitale italiana della cultura, Procida, dove regnano turismo e eccellenze, circondata a largo delle sue acque da trivelle. Una cartolina certo non esaltante per uno dei territori più belli del mondo.
De Luca attacca il Governo: “No alle trivelle in Costiera Amalfitana”. Lo scenario potrebbe diventare realtà, a seguito del decreto approvato dal Governo Meloni. La maggioranza ha ridotto a 9 le miglia dove è possibile iniziare le trivellazioni. Una notizia che di certo non ha fatto fare i salti di gioia a migliaia di campani. In particolare a Vincenzo De Luca. Il Presidente della Regione Campania lo ha ribadito nel consueto appuntamento del venerdì attraverso i canali social istituzionali.
Queste le sue parole:
“La nostra regione non è disponibile ad accettare trivellazioni nel golfo di Napoli e Salerno. Non per ragioni ideologiche ma perché, in questo caso, bisogna fare una stima di massima tra costi e benefici. Avendo il governo deciso che si possano fare non più a 12 miglia ma a 9, sarebbe inimmaginabile avere le trivelle davanti alla Costiera Amalfitana e Sorrentina. Parimenti, alle isole di Capri e Ischia o di fronte ai campi flegrei, un’area dal punto di vista geologico delicata“.
De Luca rincara infine la dose: “Ne parleremo se qualcuno farà seguire alle parole i fatti. Lo diciamo con chiarezza e fermezza: non possiamo avere trivelle davanti alle aree che dal punto di vista ambientale sono le più belle del mondo. E ovviamente un grande attrattore turistico per il nostro Paese“.
De Luca fa poi il punto sull’andamento dell’epidemia covid19. Sono quasi 1700 i nuovi positivi, ma resta basso il numero di accessi nelle strutture ospedaliere. Zero i nuovi decessi.