L’ufficio italiano Brevetti e Marchi della direzione generale per la tutela della proprietà industriale del Ministero dello sviluppo economico ha rilasciato l’attestato di registrazione per Marchio di impresa alla De.Co. di Cetara.
Un altro tassello aggiunto all’iter che ha visto prima l’istituzione della Denominazione Comunale, poi la nomina della commissione – insediatasi lo scorso anno per sostenere le produzioni tipiche locali – e l’approvazione del regolamento.
La commissione, presieduta dal sindaco Fortunato Della Monica, che ha delegato fin dall’inizio Marco Marano (con deleghe all’Ambiente, Igiene urbana e Attività produttive del comune di Cetara) il compito di portare avanti i lavori dell’organo in sua vece, è costituita dal professor Vincenzo Peretti (già nel comitato scientifico per la DOP alla Colatura di Alici), dagli imprenditori cetaresi Domenico Giordano, Roberto Di Crescenzo, Luigi Massimo e dalla giornalista Claudia Bonasi.
L’immagine del marchio – mari e monti stilizzati con sulla destra la torre vicereale simbolo del borgo di pescatori costiero – sottolinea anche nei colori la sua identità mediterranea: il blu del mare e del cielo, il verde delle colline e delle produzioni locali, il giallo dei limoni e la tutela dei valori storico-culturali materiali ed immateriali di Cetara, rappresentati dal monumento che ospita, tra l’altro, anche il museo della Colatura di Alici.
“Siamo molto soddisfatti di questo obiettivo raggiunto” ha dichiarato il biologo Marco Marano. “La funzione di tutelare un prodotto rendendolo unico, con lo scopo di aggiungere valore allo stesso e al territorio che lo produce, è una sfida importante. Promuovere un prodotto agroalimentare, una ricetta tradizionale, una manifestazione o un bene immateriale che abbia un fondamento storico diventa un volano di sviluppo in più per Cetara.
Un modo di fare marketing territoriale, incentivando il commercio e la ricettività turistica: oggi il turismo esperenziale cerca prodotti ed esperienze uniche e di nicchia. Con la De.Co. di Cetara saremo presto in grado di offrirne diversi, un’opportunità questa che punta al recupero e alla valorizzazione della nostra identità locale”.
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