Cuori è la fiction di successo di Rai1 tratta da una storia vera. Scopriamo chi sono stati nella realtà Cesare, Alberto e Delia.
Cuori: l’importanza dell’Ospedale Le Molinette
La fiction Rai Uno “Cuori“, con protagonisti Pilar Fogliati, Daniele Pecci e Matteo Martari, ha avuto un notevole successo grazie alla sua dettagliata ricostruzione della Torino di fine anni ’60 e alle appassionanti storie ambientate nel reparto di cardiochirurgia dell’ospedale Le Molinette di Torino. Anche se le vicende narrate sono romanzate, “Cuori” trae ispirazione da fatti e personaggi realmente esistiti.
L’ospedale Le Molinette, protagonista della fiction, è un vero ospedale torinese che esiste ancora oggi, attualmente conosciuto più comunemente come Ospedale San Giovanni Battista.
Il nome originale, Le Molinette, deriva da un antico impianto per macinare il grano, la Molinetta, che sorgeva nel luogo dove ora si trova l’ospedale. La ricostruzione della location, per le esigenze della fiction, è stata realizzata all’interno del Centro Produzioni Rai di Torino, mentre gli esterni sono stati ripresi presso l’ex ospedale militare A. Riberi.
Nella fiction, l’ospedale è rappresentato come luogo di eccellenza e innovazione, specialmente nel campo della cardiochirurgia. Sebbene nella realtà il primo trapianto di cuore in Italia sia avvenuto a Padova, grazie al Professor Vincenzo Maria Gallucci, nella serie, la trama prende una piega diversa, con il medico Cesare Corvara che viene tenuto in vita da un cuore artificiale in attesa di un trapianto.
Personaggi Reali e Inventati
Non tutti i personaggi della serie sono basati su persone reali. Delia Brunello, interpretata da Pilar Fogliati, è un personaggio di pura invenzione. Invece, altri protagonisti come Cesare Corvara e Alberto Ferraris sono ispirati a figure realmente esistite nel mondo medico.
Cesare Corvara: l’Innovatore della Cardiochirurgia
Il Dottor Cesare Corvara, interpretato da Daniele Pecci, è basato sulla figura di Achille Mario Dogliotti, un accademico e cardiochirurgo italiano, pioniere nel perfezionamento della macchina cuore-polmone per la circolazione extracorporea. La sua dedizione e la sua ricerca hanno segnato significativi passi avanti nella medicina cardiochirurgica, contribuendo a salvare numerose vite.
Alberto Ferraris: Pioniere del Cuore Artificiale
Il personaggio di Alberto Ferraris, interpretato da Matteo Martari, è ispirato ad Angelo Actis Dato, allievo di Dogliotti, che ha depositato, con l’ingegnere Roberto Bosio, uno dei primi brevetti al mondo di cuore artificiale. La sua figura è simbolo di innovazione e progresso nel campo della cardiochirurgia.
Per ricostruire fedelmente le vicende mediche, la produzione ha potuto contare sulla consulenza di Guglielmo Actis Dato, figlio di Angelo, anch’egli cardiochirurgo, e di Gino Lavista, esperto nei macchinari utilizzati da Dogliotti negli anni ’60.