Un mese di tempo per consegnare una relazione che attesti la stabilità del ponte non oggetto di crolli. Prevista inoltre la progettazione di interventi di manutenzione straordinaria e di conservazione del bene. Il focus sul ponte del Diavolo di Molina a Vietri sul Mare, parzialmente crollato nel febbraio scorso.
Il 5 febbraio il maltempo ha messo in ginocchio le strutture del territorio. Una in particolare, che da diversi secoli sorveglia idealmente la frazione di Molina a Vietri sul Mare. Parliamo del Ponte del Diavolo. Sito nei pressi del fiume Bonea, la struttura fungeva anticamente da acquedotto. Un imponente guardiano, che dal medioevo si erge nel borgo marinaro. Quest’anno, però, un evento avverso ne ha pregiudicato la stabilità.
A causa delle forti raffiche di vento, infatti, una parte dello storico acquedotto medievale situato a Molina di Vietri è crollato. Un danno immane per la memoria storica della comunità vietrese. Leggi qui il nostro articolo dedicato.
Nei giorni immediatamente successivi i comitati insorsero. In particolare, Italia Nostra, Uniti per Molina, Vietri Attiva e Comitato Vietrese posero l’accento sui mancati interventi per la conservazione del sito.
Alcuni anni fa venne accertato il danneggiamento alla base di una pila del ponte del Diavolo ad opera di ignoti. Iniziò un lungo iter per venire a capo delle responsabilità per la salvaguardia e il restauro del ponte in oggetto.
Sull’argomento vi fu anche un dibattito pubblico organizzato da La Congrega Letteraria. L’evento, Il Ponte del Diavolo dal crollo alla tutela del nostro patrimonio, ha avuto luogo l’undici febbraio presso la saletta del bar Rossoinblù, in via D’Amico a Molina.
Per motivi di sicurezza e salvaguardia del bene, si è reso necessario affidare la verifica di stabilità a un tecnico specializzato. Figura, quella di un architetto specializzato nel restauro di beni storici archeologici, che il comune di Vietri non ha nei propri uffici. Così, al fine di evitare la irreversibilità del bene vincolato l’ente chiese alla Soprintendenza di Salerno un intervento urgente sul bene con propri tecnici e maestranze specializzati.
Il 20 gennaio 2020 la Soprintendenza chiese di effettuare una verifica presso gli uffici competenti della proprietà del bene oggetto di tutela, con successiva diffida ai proprietari interessati ad intervenire.
L’Area Tecnica Comunale interpellò così il Comando di Polizia Locale per le generalità dei proprietari delle aree sottostanti al Ponte per l’emissione di un’ordinanza Sindacale per la verifica di stabilità ed eventuali interventi di manutenzione straordinaria.
I proprietari originariamente individuati, attraverso delle note si sottraevano alle responsabilità individuate non riconoscendo la proprietà del manufatto.
La Procura, dopo il crollo, convalidò il sequestro del sito. Il parziale crollo della struttura, a seguito delle forti raffiche di vento portò dunque alla nuova interdizione dell’area.
L’ente ha così ordinato ai proprietari di provvedere immediatamente, prendendo contatti con il Comando di Polizia Municipale per richiedere all’autorità giudiziaria l’accesso all’Area, per il transennamento dei luoghi mediante opere provvisionali atte ad eliminare l’eventuale pericolo per la pubblica e privata incolumità nelle more della verifica dei stabilità del ponte attraverso un tecnico specializzato abilitato a spese dei proprietari.
Gli stessi dovranno consegnare, entro 30 giorni, apposita relazione del tecnico per la verifica di stabilità della parte di Ponte non coinvolta negli eventi disastrosi del 5 febbraio scorso. Oltre alla progettazione di interventi di manutenzione straordinaria e di conservazione del bene da sottoporre, oltre all’ente, anche alla Soprintendenza per l’approvazione di competenza.