Sono stati resi noti dalla Fondazione Gimbe relativi alla settimana che va dal 13 al 19 aprile. Per il presidente Nino Cartabellotta la circolazione del virus è ancora troppo alta e bisognerebbe aspettare nel togliere l’obbligo di mascherina al chiuso.
“A una decina di giorni dal primo maggio, data in cui dovrebbe decadere l’obbligo delle mascherine al chiuso, tutte le curve (nuovi casi, ricoveri, terapie intensive, decessi) si mantengono in una fase di plateau con lieve tendenza alla flessione. Tuttavia, la circolazione del virus rimane ancora molto elevata: il numero di positivi, verosimilmente sottostimato, supera quota 1,2 milioni, i nuovi casi giornalieri si mantengono oltre 50 mila e il tasso di positività dei tamponi supera il 15%. Di conseguenza, abolire l’obbligo di mascherina nei locali al chiuso è una decisione molto avventata” – riferisce Cartabellotta.
“Innanzitutto, nei locali affollati e/o scarsamente aerati la probabilità di contagio è molto elevata; in secondo luogo, la vaccinazione offre una protezione parziale dal contagio; infine, ci sono milioni di persone suscettibili, non vaccinate o senza booster. Utile ribadire che la protezione individuale è massimizzata con la mascherina Ffp2 e non con quella chirurgica, poco efficace nei confronti di omicron”.
Anche il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha affermato che con molta probabilità firmerà una ordinanza che, di fatto, estende l’uso delle mascherine al chiuso.
“Servirà a tutelare la nostra vita e la vita dei nostri familiari. Ci sarà un rimescolamento sociale – ha affermato il Presidente della Regione Campania a FanPage – e, con Procida Capitale, è evidente che ci saranno contatti con centinaia di migliaia di persone che arriveranno a Napoli e in Campania”. Per De Luca la prudenza dovrebbe aiutare a scongiurare eventuali recrudescenze: «In Cina hanno messo in quarantena 25 mln di cittadini. Nessuna drammatizzazione – ha concluso – ma teniamo i piedi per terra. Altrimenti ci divertiamo per due mesi e a ottobre dobbiamo richiudere tutto e io vorrei evitare questo andirivieni. Un po’ di prudenza, niente di eccezionale».