Mascherina si, no, forse. In uno sfondo di perenne incertezza. E, come capita ormai da anni, di assoluta controtendenza rispetto alle direttive di Roma. Con allentamenti, sì. Ma anche con tante giravolte che hanno mandato in confusione milioni di cittadini. La prudenza tanto conclamata del Governatore, che in questi anni ha dovuto fronteggiare il covid, prosegue sulla scia di quanto fatto dal 2020 in poi. E, cioè, da una parte lui. Dall’altra il Governo centrale. Attenzione, nulla ancora di ufficiale. Ma, stando a quanto dichiarato dallo stesso De Luca a margine di un incontro oggi al Presidio Ospedaliero Ascalesi a Forcella, la mascherina potrebbe restare su anche in estate, nei ristoranti. A camerieri e chef, quindi, massima prudenza. In sala come in cucina.

La scelta, come dicevamo, non è ancora definitiva. Per l’ordinanza ci sarà ancora tempo. A Palazzo Santa Lucia potrebbero firmare qualche ordinanza regionale più restrittiva, ma al di la di ciò la mascherina “Servirà a tutelare la nostra vita e la vita dei nostri familiari. Ci sarà un rimescolamento sociale – ha affermato il Presidente della Regione Campania a FanPage – e, con Procida Capitale, è evidente che ci saranno contatti con centinaia di migliaia di persone che arriveranno a Napoli e in Campania”. Per De Luca la prudenza dovrebbe aiutare a scongiurare eventuali recrudescenze: «In Cina hanno messo in quarantena 25 mln di cittadini. Nessuna drammatizzazione – ha concluso – ma teniamo i piedi per terra. Altrimenti ci divertiamo per due mesi e a ottobre dobbiamo richiudere tutto e io vorrei evitare questo andirivieni. Un po’ di prudenza, niente di eccezionale».

La domanda vien da sé, come già accaduto nei mesi successivi la prima ondata. Le regole ci sono, le mascherine anche. E i controlli?