“Siamo nella quarta ondata, gli ospedali saranno ingolfati” – è con queste parole che il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca lancia l’allarme riguardo i nuovi casi da Covid-19.

“Siamo nella quarta ondata di contagi Covid. Non voglio più perdere tempo a spiegare ai nostri concittadini che la stupidità non è un argomento. Non voglio più seguire imbecillità. Gente che confonde la libertà di contagiare gli altri con la libertà democratica, idiozie. Preoccupiamoci per i nostri figli e tutelate la salute delle nostre famiglie. Da qui a un mese la situazione sarà più grave perché aumenteranno i contagi e avremo una situazione legata all’influenza stagionale. Se da qui a un mese e mezzo avremo l’esplosione sia della quarta ondata che dell’influenza noi avremo gli ospedali di nuovo ingolfati. Magari non le terapie intensive, meno di un anno fa, ma avremo gli ospedali intasati e avremo difficoltà a garantire i servizi ordinari”.

“Stiamo procedendo con la terza dose e lo facciamo contestualmente con anziani, fragili, personale sanitario e scolastico, forze dell’ordine. Lo dico perché ho sentito di nuovo, da parte del Commissario per il Covid, delle fasce d’età. Ad aprile facevamo 70mila dosi, oggi 18/20mila. C’è spazio per vaccinare tutti. Questo è l’appello che io faccio: rispondete alle convocazioni, ma recatevi anche autonomamente perché non c’è bisogno della prenotazione”.

Infine il presidente ha usato il pugno duro nei confronti di chi non indossa la mascherina, ricordando che in Campania è obbligatoria usarla sempre, anche all’aperto. Le forze dell’ordine non controllano o non lo fanno abbastanza secondo il governatore, nessuna multa sarebbe stata elevata a chi non la mette.

“Fra due mesi chiudiamo l’Italia” ha affermato ricordando quanto accaduto nella provincia di Trieste, colpita da 800 contagi, la più grave incidenza in Italia, dopo le proteste avvenute per giorni al porto a causa dell’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass.