Il presidente della Regione Campania De Luca ha affermato, nei giorni scorsi, di voler posticipare la riapertura delle scuole per 20 – 30 giorni a causa dell’alto contagio da Covid -19.
In Campania, infatti, sono migliaia i positivi tra personale docente e studenti o piccoli alunni. Nonostante questo il governo sembra voler riaprire le scuole subito dopo l’Epifania anche se De Luca ha affermato di procedere di conto sui con la chiusura degli istituti.
Campania, i dati del contagio nelle scuole – I dati dell’Unità di Crisi
In Campania si contano ben 23mila positivi tra studenti e prof di scuola. Un’ondata di contagi impressionante che colpisce soprattutto i giovani fino a 18 anni ed in particolare le fasce della scuola dell’obbligo, tra elementari e medie.
Oltre 18mila sono i positivi tra gli studenti. Circa 3mila quelli nel personale scolastico. Questi i dati emersi dall’incontro dell’Unità di Crisi per l’emergenza Covid19 con l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini.
Secondo i dati dell’Unità di Crisi della Campania e riportati da Fanpage, aggiornati a lunedì 2 gennaio 2022, al momento si contano 3.009 positivi tra docenti (2244), personale Ata (629), dirigenti (34) e altro (102) nelle scuole campane. Di questi, 184 nella Asl di Avellino, 111 Benevento, 452 Caserta, 707 Napoli 1, 477 Napoli 2, 627 Napoli 3, 451 Salerno, 47 Asl esterne.
Sono 18.849, invece, gli studenti positivi, con 6.797 nuovi contagi in sette giorni, dall’ultima rilevazione. La maggior parte è nella fascia 11-13 anni, quella generalmente corrispondente alle scuole medie inferiori con una percentuale del 2,14% di positivi.
La posizione di De Luca
Il rientro a scuola potrebbe essere posticipato in varie zone d’Italia tra cui la Campania. Il governatore De Luca ha le idee molto chiare.
Sono nate negli ultimi giorni accese discussioni sul fatto che i bambini potrebbero tornare in classe con alcune settimane di ritardo.
Il motivo sarebbe legato alla necessità di consentire ai bambini di sottoporsi al vaccino anticovid.
In un’intervista rilasciata a La Stampa, De Luca esprime il suo pensiero che è ben delineato e non lascia spazio a dubbi.
“Ritengo utile ritardare di due-tre settimane il rientro in classe, almeno per le primarie e le medie inferiori, e sviluppare una campagna di vaccinazione vasta per la popolazione studentesca. Sarebbe un sacrificio limitato, in cambio di un beneficio rilevante, soprattutto in un mese che registrerà prevedibilmente una forte crescita dei contagi”.
Se il Governo non dovesse essere dello stesso avviso De Luca lascia intenderà che provvederà in autonomia.
“Se ci si chiude, ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Io ho detto quello che penso. La decisione spetta al Governo. Se poi la situazione dovesse diventare drammatica, la Regione farà quello che ritiene necessario per la tutela della salute pubblica”.