Come per l’anno passato, anche nel 2021 l’arrivo dei primi freddi ha fatto risalire vorticosamente il numero dei casi di Covid-19.
Dopo un’estate “spensierata” l’incubo della pandemia, presente ancora in un remoto angolo della mente, bussa di nuovo ferocemente alla nostra porta.
I dati del monitoraggio epidemiologico Covid-19 raccolti dalla Cabina di Regia, infatti, non sono per nulla ottimali. Quasi tutte le regioni e le province autonome risultano essere classificate nuovamente a rischio moderato.
E purtroppo anche la Campania è inclusa tra queste.
L’unica regione che attualmente presenta un rischio basso è la Calabria; mentre Il Friuli Venezia Giulia è addirittura ad alta probabilità di progressione a rischio alto.
Tenendo presenti questi dati comunicati dall’Istituto Superiore di Sanità non possiamo fare altro che tenere duro e continuare a seguire le norme anti-contagio.
C’è la possibilità di quarta ondata e quindi il prolungamento di questo incubo che chiamiamo Covid-19.
L’utilizzo delle mascherine e il distanziamento sociale, per quanto possano essere stati invasivi nella nostra quotidianità, sono necessari per non permettere al virus di diffondersi ulteriormente.
Solo rispettando queste norme, infatti, magari in un futuro prossimo potremmo ritornare alla normalità senza preoccupazioni.
Intanto, continuano le somministrazioni delle terze dosi di vaccino per gli anziani in particolare in Lazio e in Toscana; dose che è “assolutamente indispensabile per tutti” come spiega Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di medicina generale e delle cure primarie.
Circelli, infatti, parlando della terza dose afferma:
“Ormai abbiamo dati consolidati – sottolinea – che mostrano come il tasso di immunità e la capacità di risposta immunitaria declinano nel tempo. In questo scenario non solo siamo d’accordo con la somministrazione della terza dose con le priorità che sono state definite fino ad ora, ma riteniamo che tutta la popolazione già sottoposta a vaccinazione debba ricevere la terza dose. Anche perché la vulnerabilità al virus è cambiata, vediamo tanti giovani infettati. La terza dose, quindi, è” per Cricelli “una protezione importante per le persone e contro la circolazione del virus”.