La settimana, dopo il riposo del lunedì imposto dall’indomani dell’abbuffata domenicale, inizia con una nuova e allettante proposta gastronomica. Anche stavolta a base di pasta a mano. Ovvero la più celebre delle paste fresche: gli scialatielli inventati proprio in Costiera Amalfitana, ad opera negli anni Ottanta dello chef Enrico Cosentino, e diventati in cucina un vero e proprio must.
Tant’è che oggi gli scialatielli sono diventati un formato della grande distribuzione. Anche se non c’è nulla di meglio di quelli fatti in casa semplici e veloci come sono nella loro preparazione.
Oggi ve li proponiamo in una variante assai gustosa e cioè con con salsiccia locale, pomodorini del piennolo di Furore e caciotta di Tramonti
Ingredienti per pasta
300 gr Farina 00
120 gr Latte fresco intero
1 uovo
50 gr Parmigiano
4 foglie basilico tritate
1 cucchiaino di olio evo
1 spicchio di aglio tritato
Sale q.b.
Pepe q.b.
Farina di semola
Ingredienti condimento
300 gr Salsiccia locale a punta di coltello
300 gr Pomodorini del piennolo del Vesuvio
1 bicchiere di vino bianco
1 spicchio di aglio
4 cucchiai di olio evo
8 foglie di basilico
Caciotta stagionata di Tramonti
Procedimento scialatielli
Disporre sul piano di lavoro la farina a fontana. Al centro aggiungere tutti gli ingredienti e iniziare a lavorare con le mani fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Fare riposare a temperatura ambiente per un’ora l’impasto avvolto nella pellicola. Dopodiché con l’aiuto di un mattarello o di una stendipasta rendere l’impasto a sfoglie spesse circa un centimetro e larghe quattro dita. Spolverare le sfoglie con la semola e tagliarle a listarelle.
Procedimento condimento
In una padella mettere l’olio e l’aglio tritato. Soffriggere e aggiungere la salsiccia sbriciolata. Rosolare e bagnare con vino bianco. Una volta che il vino è evaporato unire i pomodorini tagliati a metà, un pizzico di sale coprire con un coperchio e cuocere a fuoco basso per dieci/ quindici minuti. Bollire gli scialatielli in abbondante acqua salata per 12 minuti, scolarli e saltarli nel condimento con basilico e abbondante caciotta grattugiata. Impiattare decorando con altra caciotta e foglie di basilico.
Ricetta a cura di Giuliano Donatantonio, chef del Pineta 1903 di Maiori e componente dell’Alleanza dei Cuochi Slow Food Italia.