Maxi-risarcimento per un’anziana della Costa d’Amalfi. Un calvario lungo 8 anni quello che ha coinvolto la donna, che si è vista avere ragione dal tribunale dopo un esame fatto male. I sanitari rilevarono che, dopo la procedura, le si era perforato il duodeno, con perdita di liquidi all’interno dell’addome. Lo riporta ilMattino nell’articolo di Petronilla Carillo.

Era il 2015 quando la donna si recò presso l’ospedale di Battipaglia per effettuare indagini diagnostiche. Sarebbe dovuto essere un semplice controllo clinico per la verifica di eventuali calcoli alle vie biliari, presentando una situazione clinica nella norma e assenza di situazioni patologiche precedenti.

Alla donna venne praticato l’esame Ercp, ovvero la colangio-pancreatografia endoscopica retrograda. La procedura consente di stabilire cosa impedisca il deflusso della bile e dei succhi pancreatici nell’intestino e di intervenire direttamente per risolvere il problema.

Dopo l’esame, la signora ha iniziato a stare male e fu ricoverata in ospedale. I sanitari rilevarono che, in conseguenza di quell’esame, si era verificata la perforazione del duodeno, con perdita di liquidi all’interno dell’addome. La donna venne così sottoposta ad intervento chirurgico d’urgenza per sutura della breccia duodenale.