Una lunga fila di auto ha attraversato ieri mattina, 3 gennaio 2025, la Costiera Amalfitana, portando con sé un messaggio forte e chiaro: il settore del noleggio con conducente (NCC) è in crisi e chiede un intervento urgente. La protesta, organizzata per contestare le restrizioni imposte dal cosiddetto Decreto Salvini, ha preso il via alle 9:00 da Massa Lubrense, snodandosi lungo la SS163 Amalfitana e toccando alcune delle località più iconiche del territorio.
Con clacson incessanti e striscioni esposti, gli autisti NCC hanno percorso le strade di Positano, Praiano, Furore, Conca dei Marini, Amalfi e Atrani, fino a raggiungere Ravello. La manifestazione si è conclusa nei pressi del Valico di Chiunzi con un sit-in, simbolo di un malcontento che non può più essere ignorato.
Le normative introdotte dal decreto sono accusate di mettere a rischio la sopravvivenza di un settore fondamentale per il turismo della Campania. Tra i punti più contestati:
- Foglio di servizio elettronico: considerato complesso e poco pratico.
- Sanzioni severe: multe salate e rischio di revoca della licenza.
- Restrizioni operative: limiti che ostacolano le collaborazioni con piattaforme e agenzie, riducendo la flessibilità lavorativa.
Gli NCC rappresentano un pilastro per la mobilità in Costiera Amalfitana, dove il trasporto pubblico spesso non riesce a soddisfare la domanda, soprattutto durante i mesi di alta stagione. “Il nostro lavoro è essenziale non solo per i turisti, ma anche per la comunità locale – spiegano gli organizzatori della protesta –. Chiediamo solo di poter operare senza essere schiacciati da normative ingiuste“.
Mentre la manifestazione si chiude con la speranza di un dialogo costruttivo con il governo, l’attenzione è ora rivolta al 13 gennaio, quando il TAR del Lazio discuterà il primo ricorso contro il foglio di servizio elettronico. “Non si tratta solo del nostro lavoro, ma della sostenibilità di un intero sistema che alimenta il turismo e l’economia locale“, concludono gli autisti NCC.