Proseguono senza sosti i controlli dei carabinieri per arginare il fenomeno dell’abusivismo edilizio in provincia di Salerno. Nel giro di pochi mesi sono stati 159 le persone deferita all’autorità giudiziaria di cui ben 120 sono residenti in Costiera Amalfitana.

La Divina è un territorio estremamente delicato e fragile. Anche a causa del dissesto idrogeologico sono tantissimi gli eventi franosi che qui si verificano ogni anno. In tal senso risulta fondamentale il lavoro dei carabinieri, coordinati dal Capitano Umberto D’Angelantonio, e dalle forze dell’ordine della Costiera Amalfitana per cercare di frenare quella che può essere considerata una vera e propria piaga.

Il valore delle strutture sottoposte a sequestro ammonta a un milione e mezzo di euro. L’attività svolta dai militari ha dato modo di individuare in territori sensibili come la Costiera Amalfitana e quella Cilentana, numerose realizzazioni edili in assenza di titoli autorizzativi. Nella gran parte dei casi le violazioni registrate sono state commesse allo scopo di aumentare il valore di strutture ricettive, con l’installazione di vasche ad idromassaggio, piscine interrate, oppure aumenti di volumetria per ottenere ulteriori camera. In zone come la Costiera Amalfitana gli interventi edili sono condizionati dalle stringenti normative che ne tutelano la sicurezza.

Purtroppo sempre più spesso c’è chi pur di realizzare un intervento, anche non consentito, agisce in maniera illecita. Tra le numerose irregolarità riscontrate spiccano quelle riscontrate relativa ad un albergo di Amalfi dove, agli ultimi piani della palazzina che ospita la struttura ricettiva, oltre ad avere eseguito dei lavori per aumentare la volumetria degli spazi coperti e l’installazione di accessori per rendere più accoglienti gli ambienti, sono state installate due vasche amovibili da esterno di notevoli dimensioni, a servizio delle pertinenti camere dell’albergo, lavori di miglioria presso alcune camere, per i quali erano necessarie specifiche autorizzazioni risultati poi mancanti.

Presso molteplici abitazioni della Divina è stata riscontrata la realizzazione senza alcun titolo edilizio e paesaggistico di installazioni negli spazi aperti che deturpano in territorio circostante, in particolare: una piscina esterna adagiata al suolo, con un valore di circa 20 mila euro, in un’altra circostanza è stata realizzata piscina esterna, con pavimentazione perimetrale in doghe simil-legno, anche questa senza le necessarie autorizzazioni.

Nelle ultime settimane sono stati tantissimi gli interventi delle forze dell’ordine che hanno sequestrato decine di strutture risultate abusive e deferito centinaia di persone autrice di reati a vario titolo. L’attività dei Carabinieri proseguirà costante ed incessante in tutta la provincia, al fine di arginare un fenomeno particolarmente presente in uno dei territori più conosciuti al mondo ma che al contrario dovrebbe essere tutelato in quanto patrimonio dell’umanità UNESCO.

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