Territorio

Costa d’Amalfi e muri a secco: a Cetara un bando regionale sui finanziamenti

Sabato 28 maggio alla Sala Benincasa di Cetara, dalle ore 10.00, saranno presentate le nuove opportunità di finanziamento all’agricoltura in Costa d’Amalfi.

L’incontro, riservato ai coltivatori, avrà come tema principale quello di accedere a nuovi finanziamenti rientranti nel piano di sviluppo rurale 2014/2022 a sostegno dello sviluppo sostenibile del territorio.

Si tratta di finanziamenti per il ripristino degli elementi strutturali dei terrazzamenti e ciglionamenti esistenti, ammalorati o parzialmente crollati, nei terreni agricoli delle zone di grande pregio naturale, paesaggistico e ambientale della Regione Campania.

All’incontro prenderà parte il primo cittadino di Cetara, Fortunato Della Monica, a cui seguiranno gli interventi dell’agronomo Aurelio Memoli, di Gennaro Fiume, coordinatore Gal Terra Protetta. Le conclusioni sono a cura dell’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo.

Muri a secco in Costa d’Amalfi

«L’Arte dei muretti a secco» è entrata a far parte del patrimonio Unesco nel 2018. La decisione è stata resa nota dall’organizzazione mondiale che, attraverso twitter, ha comunicato l’elenco dei paesi degli otto Paesi europei che hanno presentato la candidatura.

Una tradizione che ha i suoi punti forti non solo in Puglia, che figura tra le regioni italiane promotrici della candidatura, ma soprattutto in Costiera Amalfitana, dove questa antica pratica rispetta ancora le tecniche originari, a Pantelleria, nelle Cinque Terre, nel Salento e nella Valle d’Itria.

I muri a secco, soprattutto nelle zone costiere e nelle isole, sono talmente comuni che spesso si sottovalutano importanza sia storica che sociale. Già perché si tratta di una tecnica millenaria che ha avuto nel corso della storia e a seconda delle regioni utilizzi diversi.

Basti pensare alla Costiera Amalfitana, ma anche alla Liguria, specificatamente le Cinque Terre, dove i muri a secco sono parte integrante delle tecniche agricole dei terrazzamenti, per cui servono a proteggere le porzioni di terreno ricavate lungo i fianchi delle montagne.

Redazione Campania

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