Lo stadio in cui il Costa d’Amalfi disputerà il suo primo campionato di serie D, dopo la storica promozione di domenica scorsa, resta ancora un nodo da sciogliere in vista del prossimo campionato.

Varie le ipotesi allo studio della dirigenza della squadra con un obiettivo prioritario: quello di giocare le gare casalinghe in un campo della Divina per far si che i tifosi possano stare vicini e supportare i propri idoli.

Scopo, quest’ultimo, non semplice da raggiungere per le difficoltà logistiche e, soprattutto, per le carenze strutturali dei campi presenti sul territorio. Scartata l’ipotesi del San Martino di Maiori, che ha accolto il team del presidente Savino nei campionati precedenti.

Sul tavolo, al momento, è soltanto uno il campo della Costiera Amalfitana nel quale, con adeguamenti relativamente agevoli da realizzare, il Costa d’Amalfi potrebbe disputare le gare a partire dal prossimo agosto: lo stadio comunale Franco Amato di Tramonti.

La città interna della Costa d’Amalfi ha, inoltre, tra i fattori a suo vantaggio anche un migliore contesto infrastrutturale e logistico: in primis, a giocare a favore dello stadio tramontano c’è vicinanza allo svincolo autostradale di Angri sud. Senza contare, inoltre, la presenza, nelle immediate adiacenze, di una struttura coperta come il Palazzetto dello Sport che può svolgere un importante ruolo di supporto.

Fattore, quest’ultimo, che non contraddistingue altri campi presenti sul territorio. Senza dimenticare la vicinanza con i principali comuni della Costiera e quindi la possibilità per i tifosi di raggiungere il campo agevolmente. Medesimo discorso varrebbe anche per gli allenamenti e soprattutto la possibilità di contare su uno spazio ampio e nel quale immaginare anche un progetto di lungo termine che potesse essere realmente comprensoriale.

Tra le ipotesi alternative è sul tavolo anche quella di Agerola, che dalla sua può contare sulla relativa prossimità all’uscita dell’A3 di Castellammare di Stabia. Anche lo stadio della città che apre le porte sul Sentiero degli Dei, tuttavia, necessiterebbe di interventi per renderlo pienamente fruibile. Ma, in ogni caso, non sarebbe semplice per i tifosi che da Maiori, Minori, Cetara, Amalfi, Ravello, Scala e altri paesi della fascia costiera volessero raggiungerlo.

Tra le alternative al vaglio del team di Savino, il campo di Angri. Non è esclusa nemmeno l’ipotesi Salerno, piazza certamente con più credenziali per accogliere squadre con un relativamente elevato numero di supporters.

Tuttavia, anche in questo caso, vista la necessità di individuare una struttura ad hoc per accogliere le gare della squadra costierana, la scelta del capoluogo appare come un’ipotesi suggestiva ma che nei fatti porterebbe il Costa d’Amalfi a giocare “sempre in trasferta”.

In Serie D, così come in molte altre categorie del nostro calcio, il fattore campo può essere determinante. Il Costa d’Amalfi deve ora trovare il suo nuovo fortino che non faccia rimpiangere il San Martino e siamo certi che società del Presidente Savino saprà fare la scelta migliore per il bene della squadra. Per quanto il patron e la dirigenza hanno dimostrato nei mesi meritano la massima fiducia da parte dei tifosi.