Le presenze turistiche in Costiera Amalfitana registrano un picco in salita che non era stato registrato nemmeno nel 2019, prima della pandemia da Covid -19.

Il mese di maggio 2022 è partito col 38,8% di saturazione dell’offerta turistica rilevato lunedì 2 e si è concluso con una occupazione media del 73,4% al 31 maggio. Nel 2019, l’anno del boom prima delle limitazioni del 2020 e del 2021, l’occupazione massima dell’offerta turistica per lo stesso mese era stata inferiore, raggiungendo come valore di picco il 45,6%.

Il presidente dell’Associazione Distretto Turistico Andrea Ferraioli ha riferito che in Costa d’Amalfi si aspetta una stagione di alti numeri. L’appello del Distretto Turistico a tutti gli attori del territorio è di mettersi a tavolino con i dati alla mano e coordinarci per affrontare questa ondata.

I dati sul turismo in Costiera Amalfitana

I dati provengono dalla piattaforma Destination Amalfi Coast attraverso la quale l’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi rileva e analizza i flussi turistici e l’offerta ricettiva della destinazione sul web.

L’analisi segna per il mese di maggio una curva in netta salita per le presenze turistiche. Su base settimanale parla di un’occupazione così registrata:

38,8% il 2 maggio;
46,4% al 9 maggio;
56,6% al 16 maggio;
65,5% al 23 maggio;
73,4% al 30 maggio 2022.

Il tutto per una occupazione media mensile del 55.8% sull’intero territorio della Costa d’Amalfi.

Su base comunale, la percentuale di occupazione delle soluzioni di ricettività, come ad esempio alberghi e B&B, e affitto breve in relazione al mese di maggio consegna il picco a Positano che raggiunge quasi il 70%, seguono Amalfi, Atrani e Praiano attorno al 60% e poi a seguire tutte le altre località.

Ecco il dettaglio:

Atrani: 59,2%
Agerola: 32,6%
Amalfi: 61,9%
Cetara 29,6%
Conca dei Marini: 53,2%
Furore: 41,3%
Maiori: 40,7%
Minori: 39,5%
Positano: 69,6%
Praiano: 59,7%
Ravello: 44,0%
Scala: 42,4%
Tramonti: 33,9%
Vietri sul Mare: 44,6%

Per quanto riguarda le presenze future, le premesse sono quelle di una curva in netta salita. Il mercato estero ha decisamente un peso maggiore (64,8%) rispetto a quello domestico (35,2%). Dopo gli italiani, i turisti statunitensi sono quelli che hanno avuto un maggior peso nel periodo 1-5 giugno.

La seconda nazionalità estera più attiva è stata la Germania (9,8%); seguita da Regno Unito (8,1%), Francia (2,5%) e Canada (2,5%). Inaspettatamente, appare anche il mercato cinese, con un peso sul totale dell’1,0%.