Arriva dalla Costiera Amalfitana, e dal buon cuore di due autisti Sita e del proprietario di una struttura ricettiva di Amalfi, una storia a lieto fine per una famiglia portoghese.
Come racconta Vincenzo Celia, titolare di Residenza Luce, ad Amalfi Notizie, durante la serata di ieri una famiglia di ospiti portoghesi gli ha telefonato in preda al panico dal momento che avevano dimenticato un violino sull’autobus Sita che li aveva portati a Salerno.
Violino dimenticato su bus, la storia
La famiglia infatti, dopo un soggiorno a Residenza Luce e in Costiera Amalfitana, stava facendo ritorno prima a Salerno e poi a Napoli dove si sarebbe imbarcata in un volo per tornare in Portogallo. E proprio dopo essere scesi dal bus che la famiglia si sarebbe accorta di aver dimenticato un violino sul mezzo pubblico.
E ribadiamo subito che non si trattava di un violino qualsiasi ma di un violino di valore, risalente a 200 anni fa.
Dopo aver ricevuto la telefonata da parte dei suoi ex ospiti, Vincenzo Celia si è recato immediatamente al terminal Sita dove ha raccontato il tutto all’autista Ivan Baldoni che, a sua volta, ha subito contattato Pierluigi, l’autista che aveva trasportato la famiglia a Salerno.
Dal momento che era l’ultima corsa, il bus con a bordo il violino si trovava in deposito. Pierpaolo, dopo aver trovato il violino sull’autobus depositato, non ci ha pensato su due volte: si è messo in macchina e ha consegnato il violino alla famiglia che lo attendeva alla stazione di Salerno.
“Ho voluto rendere pubblica questa storia a lieto fine per ringraziare la Sita e nello specifico Pierluigi ed Ivan – racconta ad Amalfi Notizie Vincenzo Celia – Non è la prima volta che Ivan si mette a disposizione dei miei clienti o comunque di qualche passeggero che, distrattamente, ha dimenticato qualcosa su di un autobus. I miei ospiti sono stati increduli davanti a tanta disponibilità: oltre ad aver recuperato un violino che ha un grande valore economico oltre che affettivo sono tornati in Portogallo con uno splendido ricordo della Costa d’Amalfi e del suo buon cuore”.
