La storia di Christopher Robin è stata al centro di un film di grande successo. Scopriamo cosa gli è successo dopo.

Christopher Robin e l’orso che ispirò tutto

Durante la Prima Guerra Mondiale, un orso bruno di nome Winnipeg, amichevolmente chiamato Winnie, diventò la mascotte di una brigata canadese. Questo orso, poi trasferito allo zoo di Londra, catturò l’attenzione di un giovane Christopher Robin Milne, il quale era talmente affascinato da lui da chiamare il suo orsetto di peluche Winnie. Questo innocente affetto di un bambino per un orso dello zoo ispirò Alan Alexander Milne, il padre di Christopher, a creare il personaggio letterario di Winnie the Pooh nel 1924.

Christopher Robin: Una vita tra realtà e letteratura

Nato il 21 Agosto 1920 a Londra, Christopher Robin venne sorprendentemente soprannominato “Billy Moon“, un nomignolo derivante da un suo errore di pronuncia del cognome. Sebbene fosse cresciuto all’ombra di un padre brillante e famoso scrittore, la sua infanzia non era come quelle comuni. Circondato da boschi incantati nel Sussex, i giochi innocenti tra padre e figlio tra queste foreste diventarono la fonte d’ispirazione per le avventure di Winnie the Pooh.

Il prezzo della fama

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Il successo letterario di Winnie the Pooh portò inaspettatamente alla fama anche il giovane Christopher Robin. La sua vita privata divenne oggetto di curiosità per giornalisti e fan. Questa popolarità inattesa, che inizialmente apparve come un gioco, divenne presto un peso. Christopher iniziò a vedere in suo padre il responsabile della sua indesiderata celebrità. Alan Milne, d’altra parte, sentiva che la popolarità dei suoi personaggi lo aveva oscurato come scrittore.

Cercando se stesso

Desideroso di fuggire dalla sua fama e cercare di trovare se stesso, Christopher Robin fu iscritto in un collegio all’età di 9 anni. Ma anche qui, la celebrità lo precedette, attirando attenzioni negative dai suoi coetanei. Tuttavia, fu durante la Seconda Guerra Mondiale che Christopher trovò un senso di identità, servendo in Italia e nel Medio Oriente. Questa esperienza lo aiutò a scaricare il fardello della sua celebrità infantile e a capire chi era veramente.

Una nuova vita e un nuovo inizio

Tornato dalla guerra, Christopher Robin sposò Leslie de Sélincourt e insieme si trasferirono a Dartmouth, nel Devon, dove aprirono una libreria. Anche se la fama di “Christopher Robin” non diminuì mai completamente, decise di allontanarsi dai profitti dei libri del padre, donando in beneficenza e vivendo modestamente. La sua devozione verso la figlia Clare, nata nel 1956 e affetta da paralisi cerebrale, dimostrò la sua capacità di essere un padre amorevole, diversamente dal suo.

Un’eredità complicata

Contrariamente a quanto potrebbe suggerire la rappresentazione cinematografica, la relazione tra Christopher e i suoi genitori, in particolare suo padre, rimase tesa. Christopher non perdonò mai completamente Alan per aver commercializzato la sua infanzia, e le loro interazioni divennero sempre più rare. Nonostante il successo mondiale di Winnie the Pooh e la risonanza del suo nome, Christopher Robin Milne trascorse gran parte della sua vita cercando di distaccarsi dall’ombra dell’iconico personaggio letterario e di trovare il suo posto nel mondo.