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Molti apprezzano la possibilità di bere un buon caffè, ad esempio per fare una pausa tra un impegno lavorativo e l’altro. Quello del caffè è un piacere al quale in tanti non rinunciano. Ma, come in effetti accade nell’ambito dell’alimentazione in generale, che dovrebbe essere sempre equilibrata e sana, non bisognerebbe esagerare nemmeno con l’assunzione di questa bevanda.
Esistono numerosi studi che mostrano gli effetti positivi del caffè per il nostro organismo, ma allo stesso tempo a volte gli scienziati confermano che forse sarebbe opportuno evitare di bere troppo caffè durante la giornata. Un nuovo studio conferma che bisognerebbe sempre non esagerare, sia per quanto riguarda l’assunzione di caffè, ma anche per ciò che concerne il tè. Vediamo cosa hanno scoperto gli esperti.
Alcuni ricercatori del Brasile e della Cina hanno condotto una ricerca, i cui risultati sono in fase di pubblicazione sull’International Journal for Vitamin and Nutrition Research. È stato osservato che consumare caffè in eccessiva quantità potrebbe avere delle conseguenze sulla capacità dell’organismo di procedere con il corretto assorbimento della vitamina D.
I ricercatori hanno preso in considerazione vari studi effettuati in precedenza e, per comprendere quale potrebbe essere la correlazione tra l’assunzione di caffè e il meccanismo di assorbimento della vitamina D, hanno deciso di analizzare alcuni dati ricavati da più di 13.000 individui che hanno partecipato, nel 2005 e nel 2006, al National Health and Nutrition Examination Survey.
Successivamente hanno cercato di comprendere come l’assunzione di caffeina potrebbe incidere proprio su una carenza di questa vitamina che abbiamo nominato.
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Secondo quanto hanno scoperto gli scienziati, maggiore sarebbe il consumo di caffeina, più elevato potrebbe essere la possibilità per l’organismo di sperimentare una carenza della vitamina D, quella che dagli esperti stessa viene definita come vitamina del sole.
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Naturalmente si tratta di una ricerca che richiede ulteriori conferme sull’argomento, per comprendere se veramente sia la caffeina la sostanza responsabile di un’eventuale diminuzione dei livelli di vitamina D nel corpo.
È da dire anche che i ricercatori non sono riusciti ancora a spiegare come mai la sostanza contenuta nel caffè abbia la possibilità di incidere sulla vitamina D nei soggetti anziani. Infatti, per l’analisi delle informazioni prese in considerazione nel corso dello studio di cui abbiamo parlato, sono stati individuati dati che si riferivano esclusivamente a soggetti con un’età tra i 30 e i 47 anni.
Si tratta comunque di un punto di partenza che potrebbe dirci di più in futuro proprio su un’abitudine che spesso abbiamo nella vita di ogni giorno.
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