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Ci sono molti interrogativi sulla storia del nostro pianeta e molte domande degli scienziati su alcune epoche che la Terra ha attraversato rimangono ancora senza risposta. Per esempio ci sono diversi misteri che riguardano l’era glaciale a cui il nostro pianeta sarebbe andato incontro.
Un periodo molto freddo, che avrebbe causato anche l’estinzione di molte specie viventi. Ma i dubbi sono tanti e non si riesce a capire in modo preciso che cosa abbia causato l’affermarsi di un periodo molto freddo, l’era glaciale, che ha coinvolto tutto il pianeta.
In particolare un nuovo studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Nature Geoscience, avrebbe fatto luce su alcune questioni importanti sull’era glaciale. L’ultimo ciclo della glaciazione iniziò 116.000 anni fa e si è sempre fatto riferimento ad una grandissima calotta che ricopriva tutto l’emisfero settentrionale.
Molti esperti però si erano dimostrati scettici a questo riguardo, perché non riuscivano a capire come tutto ciò fosse successo. Alcuni per esempio ritenevano impossibile una cosa del genere, perché comunque avrebbe dovuto farsi sentire l’influsso dell’acqua calda sollevata dalla corrente del Nord Atlantico.
Secondo le teorie di questi scienziati, almeno la Scandinavia non avrebbe dovuto essere ricoperta di ghiaccio. Il principale problema consiste nel fatto che effettivamente la scienza, almeno fino ad ora, non era riuscita a spiegarsi da dove provengono quelle calotte glaciali gigantesche e che cosa abbia innescato la loro espansione rapida.
Il nostro pianeta è insomma fatto di molti misteri, che riguardano la sua evoluzione e che, se risolti, ci permetterebbero di comprendere più a fondo le stesse leggi naturali che lo hanno regolato nel corso del tempo e che continuano ancora a determinare i delicati equilibri di molti ecosistemi.
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Gli scienziati hanno voluto proprio arrivare a risolvere questi misteri e hanno utilizzato un modello dei sistemi terrestri per capire effettivamente che cosa sia successo nell’era glaciale.
Sono arrivati quindi a scoprire che sarebbe esistito un passaggio nell’arcipelago artico-canadese, attraverso il quale transitava la corrente più fredda che ha causato la formazione delle calotte glaciali.
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Dall’analisi dei modelli climatici e attraverso l’esame dei sedimenti marini, si è scoperto che la formazione del ghiaccio nel Canada settentrionale è in grado di deviare le correnti marine dall’Atlantico al Nord Atlantico.
La conseguenza di tutto ciò sarebbe determinata da un indebolimento della circolazione oceanica e questo porta alla formazione del ghiaccio sulla costa scandinava.
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