Amalfi. I giovani si mobilitano nella prevenzione delle dipendenze: emblematico, in tal senso, l’incontro promosso dal Forum dei giovani e svoltosi nella serata di ieri presso il Salone Morelli del locale Palazzo di Città.
“L’obiettivo di questo incontro vuole essere di prevenzione e di sensibilizzazione ai gravi problemi che il dramma della droga porta con sé, ma anche di condanna di quanti speculano sulla droga, “trafficando la morte” anche nel nostro territorio e nella nostra città. Con questo incontro ci proponiamo di mobilitare giovani ed adulti affinché con la propria intelligenza possano sempre ed in ogni circostanza individuare il confine che c’è tra giusto e ingiusto, tra bene e male“, ha affermato il presidente del FdG di Amalfi Gennaro Esposito, in prima linea nell’organizzazione dell’iniziativa che ha visto la partecipazione di rappresentanti di istituzioni, Forze dell’Ordine, ed autorevoli esperti, nel corso del convegno.
“E’ fondamentale – ha proseguito Esposito – che nelle nostre comunità ciascuno non tenda ad assumere atteggiamenti improntati all’indifferenza e abbandoni quella retorica di isola felice che purtroppo spesso lede la sana crescita delle giovani generazioni dei nostri territori. Ci auguriamo che questo incontro possa contribuire alla formazione di giovani ed adulti responsabili, che non si lascino sopraffare dalla logica dell’indifferenza, ma da quella dell’impegno civico, impegnandosi ad essere cittadini responsabili e prima ancora uomini e donne liberi, capaci di contribuire al contrasto di ogni forma di devianza, all’accompagnamento dei più vulnerabili e all’aiuto concreto di chi attraversa momenti di umana debolezza e disorientamento, solitudine ed esclusione.”
Dopo i saluti del Sindaco di Amalfi Daniele Milano, del Presidente del Forum dei giovani di Amalfi Gennaro Esposito, e del Capitano Alessandro Bonsignore, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Amalfi, sono intervenuti: il dott. Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica di Avellino, il dott. Gaetano Ala, il dott. Salvatore Caldarazzo e la dott.ssa Elena Carotenuto.