Nell’anno appena iniziato, con tutta probabilità nel primo fine settimana di Giugno 2024, in ticket con le elezioni europee, saranno cinque i comuni della Costiera Amalfitana chiamati al voto: Atrani, Furore, Tramonti, Minori e Vietri Sul Mare.
Si tratta di cinque realtà molto diverse tra loro, sia a livello territoriale che sotto il profilo politico. Così come molto diverse sono le loro storie amministrative, strettamente connesse alle vicende dei loro (in molti casi longevi) amministratori locali. Alcuni di loro saranno in cerca di conferme da parte dell’elettorato, altri, invece, dovranno, necessariamente, cedere la staffetta avendo esaurito i mandati a loro disposizione. Ma non mancherà chi potrebbe fare un passo indietro per i mutati equilibri politici all’interno del comune.
Le opposizioni in alcuni casi hanno già nomi papabili come candidati sindaco, in altri casi sono ancora in via di definizione le strategie da mettere in campo per la prossima campagna elettorale.
Un elemento importante che andrà a incidere sulla prossima tornata elettorale è dato dalla possibilità di non limitare il numero di mandati per i sindaci dei comuni di popolazione inferiore a 5mila abitanti, al momento ancora in attesa di approvazione, dopo lo stallo in Consiglio dei Ministri legato alle divisioni interne alla maggioranza di governo.
Ad Atrani il sindaco uscente Luciano De Rosa Laderchi amministra dal 2014: la sua compagine di appartenenza, Atrani Futura, ha di recente ribadito il suo impegno in vista delle prossime elezioni amministrative, puntando, tuttavia, anche ad un’apertura a nuove forze per allargare l’offerta politica della maggioranza. Tra i papabili candidati a sindaco ci sarà, senz’altro, l’attuale vice Michele Siravo.
A Minori Andrea Reale, nel caso in cui non intervenga l’attesa variazione del quadro normativo di riferimento potrebbe essere giunto al capolinea della sua lunga esperienza amministrativa, durata ben tre lustri.
E’, del resto, una caratteristica della storia amministrativa di Minori – come anche di Furore – di avere sindaci particolarmente longevi: amministrò la città per tre mandati Giuseppe Lembo (uno dei quali, tuttavia, fu ad elezione “indiretta”, dal 1989 al 1994), così come durò per oltre un ventennio, complessivamente, l’esperienza da sindaco di Angelo Amorino, più volte primo cittadino tra la metà degli anni ’70 e la fine degli anni ’90.
Maria Citro, già consigliere di maggioranza, infatti, ha ufficializzato la sua candidatura a primo cittadino con una compagine autonoma che si chiamerà “Le Formichelle”: un chiaro segno di discontinuità ed autonomia rispetto all’amministrazione uscente.
Anche il vicesindaco Bonito potrebbe aspirare ad entrare in partita, ma, in assenza di ufficializzazione e vista la peculiarità del contesto è innegabile dire che si resta nel campo delle ipotesi, seppur accreditate.
Nell’ambito dell’opposizione, sempre papabili ad un’investitura da candidato sindaco vi è certamente il consigliere Fulvio Mormile. Da considerare, poi, il posizionamento del gruppo consiliare di Antonio Cioffi e Alberto Parascandolo, anch’esso fortemente contrario all’amministrazione guidata da Andrea Reale.
A Tramonti il sindaco Domenico Amatruda correrà, con tutta probabilità, per la riconferma al terzo mandato: a sfidarlo potrebbe esserci Mimmo Guida in rappresentanza della minoranza: anche in occasione della precedente tornata elettorale fu candidato a sindaco con la compagine “SiAmo Tramonti”.
A Furore il sindaco uscente Giovanni Milo punterà a ricevere nuovamente la fiducia della cittadinanza.
Dall’esperienza di Antonella Marchese, attuale capogruppo di minoranza, partirà, certamente, la costruzione di una candidatura in chiave radicalmente alternativa.
A Vietri Sul Mare Giovanni De Simone tenterà di mantenere saldo il timone della città della ceramica con la sua “Uniti per Vietri”. Ancora in fase di organizzazione la proposta delle opposizioni, che certamente proporranno un candidato che sfiderà il sindaco uscente.
