Risoluzione contrattuale per grave inadempimenti riguardanti i lavori allo storico palazzo Stella Maris in corso Reginna. Si provvederà in seguito all’approvazione della documentazione da realizzare al fine di completare l’opera.
Il consiglio comunale di Maiori, riunito nella giornata di martedì 31 maggio, ha deliberato nel merito dei requisiti e delle caratteristiche nell’ambito dei lavori al complesso Stella Maris, dove sono situati alcuni locali che fanno riferimento all’ente comunale.
Il Comune ha riscontrato gravi inadempimenti nella fase dei lavori, sospesi in più occasioni a causa del perdurare della situazione epidemiologica. Il primo stop, infatti, arrivò nell’ottobre del 2020. Nonché il rallentamento degli stessi, dovuti – tra le altre – alle criticità riscontrate dalla ditta nel corso dei lavori di demolizione al terzo piano.
Attraverso la nota dello scorso aprile, l’impresa appaltatrice manifestava la propria disponibilità a proseguire i lavori a condizione che fosse riconosciuta una congrua proroga dei termini contrattuali e l’adozione di una variante in corso d’opera che introducesse una clausola di revisione prezzi, tale da scongiurare carenze di effettività dell’offerta economica presentata dall’impresa in fase di gara. Oltre che, il riconoscimento di un equo compenso in virtù delle difficoltà di esecuzione che hanno reso significativamente più onerosa la prestazione.
Nel più ampio processo di rigenerazione urbana voluto dall’Amministrazione Capone, l’adeguamento del plesso Stella Maris riveste un ruolo importante. Tenuto conto, infatti, delle vicende intrinseche che ne hanno caratterizzato l’iter. Già nel luglio 2019 caddero dei calcinacci dove si trova lo storico palazzo Stella Maris.
Dalla costruzione, che si trova in pieno centro storico di Maiori, si stavano staccando pezzi di intonaco caduti da una balconata in condizioni rivedibili che necessitava di interventi di manutenzione. Il rumore del crollo indusse diverse persone a reclamare l’intervento di forze dell’ordine e vigili del fuoco, affinché l’area venisse messa in sicurezza prima che ci fosse qualche danno più grave.