Scopri perché pulire le prese d’aria migliora la qualità dell’aria e il flusso domestico. Un intervento semplice ma spesso ignorato.
Le prese d’aria sono tra gli elementi meno considerati nella gestione della casa, eppure incidono molto più di quanto si pensi sulla qualità dell’aria e sul comfort quotidiano. Quando la polvere si accumula sulle loro coperture, finisce inevitabilmente per circolare negli ambienti, riducendo l’efficienza del sistema HVAC e aumentando la presenza di particelle sospese. Una pulizia accurata, eseguita periodicamente, aiuta non solo a mantenere un flusso d’aria più uniforme ma anche a prevenire odori sgradevoli e piccoli rumori dovuti all’usura.
Come intervenire sulle prese d’aria senza commettere errori
Le prese d’aria presenti in casa possono avere forme e funzioni diverse: a soffitto, a pavimento, a parete o collegate ai punti di estrazione della cucina. Su ciascuna possono essere montate griglie di vario tipo, da quelle fisse fino alle versioni regolabili, diffuse o dotate di serrande a pale contrapposte. Indipendentemente dal modello, la procedura di pulizia segue passaggi semplici ma richiede attenzione.
Il primo passaggio fondamentale è spegnere l’impianto HVAC. Evita che polvere e detriti vengano risucchiati mentre si lavora e consente di operare in sicurezza. A questo punto si può rimuovere la copertura, quasi sempre fissata con due o quattro viti: un cacciavite è sufficiente, purché si proceda con delicatezza, soprattutto se le griglie sono datate.
Una volta smontate, è utile aspirare lo sporco visibile sia sul fronte che sul retro delle coperture. Se ci sono accumuli anche lungo i bordi dell’apertura della presa d’aria, vale la pena rimuoverli con la stessa cura. Il lavaggio avviene con acqua tiepida e un detersivo per piatti delicato; nelle cucine, dove spesso si trovano residui di grasso, può servire un leggero sgrassatore. L’ammollo facilita la rimozione dello sporco senza dover ricorrere a prodotti abrasivi.

Per raggiungere le fessure più strette, uno spazzolino da denti è lo strumento ideale: consente di eliminare incrostazioni senza danneggiare superfici verniciate o rivestite. Dopo aver strofinato ogni sezione, è necessario risciacquare accuratamente e procedere con un’asciugatura completa. Umidità residua significa rischio di ruggine sulle griglie metalliche e formazione di muffa su quelle verniciate.
Una manutenzione costante aiuta a prevenire accumuli futuri: una passata mensile con un panno in microfibra mantiene le superfici pulite, mentre la sostituzione regolare dei filtri ogni 1-3 mesi riduce drasticamente la polvere in circolo. Nei punti più frequentati della casa, filtri aggiuntivi o coperture decorative possono trattenere ulteriori detriti.
In alcuni casi, tuttavia, pulire non basta. Coperture arrugginite, crepate, difficili da regolare o che producono vibrazioni anomale dovrebbero essere sostituite. E se la qualità dell’aria interna rimane bassa nonostante la cura delle prese d’aria. Può essere utile valutare sistemi di filtrazione più avanzati o un purificatore.
