Sono trascorsi dieci anni dalla morte di David Rossi, il capo della comunicazione di Monte Paschi di Siena, una delle banche più famose del nostro Paese. In molti si chiedono ancora cosa sia successo. Vediamo insieme qualche dettaglio.
David Rossi era a capo della comunicazione della famosa banca italiana Monte Paschi di Siena e quel 6 marzo del 2013 era un giorno come un altro. L’uomo si era recato in ufficio come faceva da ormai tanti anni. Nel pomeriggio chiama la moglie Antonella Tognazzi e le comunica che per le 19.30 sarebbe rientrato a casa per farle un’iniezione.
Calata ormai la sera la moglie lo attende, ma di David nessuna traccia. Preoccupata comincia a chiamarlo al telefono non ottenendo alcuna risposta. Decide così di contattare la figlia Carolina per chiederle di andarlo a cercare e di capire il suo silenzio e ritardo, che fino a quel momento non aveva mai fatto.
Intanto, Giancarlo Filippone (amico e collega della vittima) si mette in contatto con Antonella e le dice di avvertire Carolina di aspettarlo all’ingresso della banca. La ragazza è Filippone si incontrano e le chiede di aspettarlo nel suo ufficio che sarebbe andato lui a chiamare il padre. Al suo ritorno però, le darà una brutta notizia. Le dice infatti che David si è suicidato.
Sono le 20.30 quando il cadavere di Rossi viene ritrovato sul ciglio della strada in cui si affacciava il suo ufficio. David si è gettato dalla finestra. Ma questa ricostruzione iniziale non sembra convincere nessuno. Sul posto arrivano anche le forze dell’ordine e il medico legale che continuerà l’autopsia il giorno dopo. Nel suo ufficio erano state trovate tre lettere di addio indirizzate alla moglie, ma cestinate, il filmato delle telecamere e il suo cellulare.
Il tutto nasce qualche settimana prima quando la guardia di finanza fa delle indagini su alcuni reati finanziari. Vengono presi nel mirino alcuni ex vertici della banca, ma Rossi era uno stretto collaboratore di uno di loro ed è per questo che anche lui finisce per essere perquisito. Tuttavia, non sembra che sia stato trovato nulla di compromettente, ma David era preoccupato.
Gli inquirenti hanno ipotizzato che quelle perquisizioni lo avrebbero talmente tanto preoccupato da portarlo al suicidio. La famiglia, in un primo momento, sembra credere a questa versione dei fatti, ma alla fine qualcosa non torna e non tornerà per tutti gli anni a venire. Ma quindi, cosa è successo veramente? Purtroppo, nonostante siano passati anni nessuno ancora lo sa.
Sembra che qualcuno abbia voluto insabbiare la verità e questo pensiero deriva anche dal fatto che dalle immagini delle telecamere ci sono troppi punti non risolti e che nessuno ha mai approfondito. La famiglia spera che un giorno o l’altro venga fuori la verità e che se non si è trattato di un suicidio, il responsabile possa pagare per quello che ha fatto a quel padre di famiglia.
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