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Come Catarinea così Natalea: ecco l’origine e le varianti del detto popolare

Sicuramente avrete sentito tante volte dalle vostre nonne il noto detto ” Come Catarinea così Natalea “, che per tradizione vuole che il meteo del giorno di Santa Caterina d’Alessandria che ricorre il 25 Novembre, un mese prima del Natale, sia lo stesso del 25 Dicembre.

Questo proverbio viene dal Cilento, dove il culto di questa santa è molto diffuso, e si è poi spostato nell’uso della lingua anche in tutta la provincia di Salerno.

L’origine dell’espressione

L’origine dell’espressione ” Come Catarinea così Natalea ” è incerta, ma intanto anche un’altra santa è coinvolta in un proverbio simile, anzi quasi uguale, e cioè Santa Barbara, che viene festeggiata il 4 Dicembre; infatti il detto è ” Come Barbarea, così Natalea “.

Questo modo di dire di cui Santa Barbara è protagonista è invece molto diffuso a Napoli e in provincia.

Le due sante sono quindi state accostate insieme, addirittura i due detti sono stati “fusi” insieme perchè c’è anche l’espressione ” Come Barbarea e Catarinea così Natalea “; insomma se 25 Novembre e il 4 Dicembre il tempo è bello, sarà sereno anche il giorno di Natale; diversamente il tempo a Natale non sarà un gran che.

In effetti, se andiamo a guardare la vita di Santa Caterina d’Alessandria e di Santa Barbara, esse hanno avuto una morte simile: sono state entrambe decapitate perchè non volevano abiurare il cristianesimo e convertirsi al paganesimo, e sono anche vissute quasi contemporaneamente.

Infatti Santa Caterina è morta nel 305 d.C. mentre Barbara l’anno dopo nel 306; entrambe nobili, addirittura Caterina era figlia di re.

Barbara era figlia di un nobile vicino all’imperatore e venne proprio uccisa da suo padre, Dioscoro, il quale dopo la morte della figlia, tornando a casa un giorno, fu colpito da un fulmine, mandato da Dio, e morì a sua volta.

Per questo santa Barbara è la protettrice contro i fulmini e le morti improvvise, ed è anche la patrona degli ombrellai.

Caterina invece era di Alessandria d’Egitto e aveva tentato di convincere il governatore di quella terra a convertirsi al Cristianesimo, ma purtroppo non vi riuscì.

Venne poi condannata alla ruota dentata, e quindi a morire straziata, ma ne uscì illesa; poi, venne condannata alla decapitazione.

I detti su Santa Barbara

Santa Barbara in particolare è protagonista anche di altri detti, diffusi in Italia, come “Santa Barbara benedeta liberème de sta saeta” che si dice in Veneto, oppure il siciliano “Santa Barbara ntu munti stava, di lampi e di trona nun si scantava, si scantava dill’ira di Diu, Santa Barbara amuri miu” (scantava significa spaventava); ancora in Puglia si dice “Si a Sande Barbere chiove assà, n’alte e quarande dì a da chendà”.

Infine, anche Amalfi ha una sua espressione linguistica particolare : “Santa Barbara, affacciate affacciate ca mo passane ddoje carrozze, una ‘e acqua e una ‘e viento. Santa Barbara fai, fa’ bon tiempo”.

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