Sono settimane non facili per gli italiani che sono di nuovo alle strette a causa dell’avanzare della variante Omicron del Covid -19.
Già da un mese circa l’Italia è tornata a colorarsi di giallo proprio a causa del Covid, seguendo le indicazione delle regioni a rischio e del cambio di colore come è accaduto dallo scorso anno.
Covid, le regioni che rischiano la zona gialla e arancione
Con le nuove norme introdotte dal governo Draghi durante le festività e fino al 31 marzo, giorno in cui terminerà lo stato di emergenza, di fatto non ci sono più differenze tra zona bianca e zona gialla.
L’unica rimasta dopo che è stato introdotto il Super Green Pass per andare al ristorante, era l’obbligo della mascherina all’aperto. Il governo però ha deciso prima di Natale che adesso valga per tutti, indipendentemente dallo scenario nel quale è inserita la Regione.
A partire da lunedì prossimo saranno ben due le grandi regioni ad andare in zona gialla: il Lazio e la Lombardia. Così saranno 9 le regioni in giallo, ovvero le regioni che hanno più del 10% di ricoveri in intensiva e del del 15% nei reparti ordinari.
Lazio e Lombardia affiancheranno Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Province di Bolzano e Trento, Piemonte e Veneto. C’è poi l’Emilia-Romagna che ha superato la soglia nelle rianimazioni ed è al 13,7% nei reparti ordinari. Se i dati peggioreranno in questi tre giorni cambierà colore.
In zona arancione si entra invece se l’occupazione delle terapie intensive supera il 20% e quella dei reparti ordinari il 30%. Nessuno rischia il passaggio questa settimana. Però in quella successiva potrebbero finire in arancione la Calabria che è al 14,2% e al 28,1% e la Liguria che è al 17,7% e al 28,4%.
Le Marche sono in una condizione un po’ migliore (20,1% in intensiva ma 20,7% nei letti ordinari), così come la Provincia di Trento (25,6% e 17%). Il Friuli, infine, è a 15,4% e 22,2%, quindi ancora abbastanza distante dalle due soglie.