Rimodulare gli attuali orari di chiusura della Strada Statale Amalfitana a Conca dei Marini sulla base dei dati sui volumi di auto in transito. E’ questa la proposta del Distretto Turistico Costa d’Amalfi, presieduto da Andrea Ferraioli, alla luce delle lunghe code e dei gravi disagi che si stanno verificando nelle fasce orarie in cui i veicoli non possono circolare sul tratto di strada interessato da lavori.
Il calendario era stato definito da Anas, alla quale i disagi sarebbero stati segnalati già lunedì scorso, senza, si legge nella nota del Distretto, “nessuna risposta”.
Sin dal primo giorno di chiusura, martedì, la situazione era apparsa critica, tanto da sollecitare il Distretto ad un’ulteriore azione di tutela nei confronti dei cittadini della Costa d’Amalfi e delle attività turistiche molte delle quali sono ancora in piena attività.
“La chiusura della strada nelle ore di punta, dalle 8.30 alle 10.30, dalle 11.30 alle 13.00, dalle 14.30 alle 17.00 sta mettendo in crisi la circolazione in Costa d’Amalfi. Con gravi disagi per i residenti e i visitatori. Ieri mattina una coda chilometrica si è accumulata da Capo di Conca fino ad Amalfi, promettendo che scene simili si ripeteranno nel corso del mese di chiusura in programma“, si legge nella nota del Distretto.
In previsione di un tale scenario, nella giornata di lunedì il Distretto Turistico Costa d’Amalfi aveva inviato una Pec all’attenzione di Anas nella quale aveva evidenziato che una tale modulazione delle chiusure, in un periodo che è ancora, a tutti gli effetti, di alta stagione turistica, avrebbero originato disagi agli automobilisti e danni all’economia locale, che vive di turismo.
Il presidente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi Andrea Ferraioli spiega: “Sulla base di tali premesse, abbiamo proposto di collaborare mettendo a disposizione i dati sui flussi di mezzi e persone che raccogliamo attraverso i sensori del progetto “Turismo e mobilità” in base ai quali abbiamo i dati certi su quali siano le ore di punta per il traffico e quali siano le ore con un minore afflusso di mezzi. In questo modo gli orari di apertura e chiusura potrebbero essere modulati in modo tale da non bloccare il traffico nelle fasi di transito più intenso. Non abbiamo mai ricevuto risposta”.
Per la chiusura a finestre, che in base a quanto stabilito sarà fino al 17 novembre 2023, il comparto turistico rappresentato dal Distretto continua a considerare l’ipotesi di valutare una rimodulazione.
Ferraioli ha aggiunto: “L’auspicio è che, visti i chilometri di coda che abbiamo visto formarsi, si possa aprire un tavolo di collaborazione per individuare orari diversi sulla base di dati certi, in modo da dare risposte al territorio. Noi siamo pronti a collaborare, così come abbiamo auspicato nella comunicazione inviata ad Anas, nella quale abbiamo caldeggiato l’apertura di un confronto costante e di una maggiore collaborazione con le rappresentanze aziendali del territorio”.
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