Dieci città da sogno da visitare in Costa d’Amalfi: si intitola così, fatte le opportune traduzioni, un articolo pubblicato di recente sul portale web internazionale dedicato ai viaggi “Travel Leisure” che ancora una volta mette in risalto le bellezze della Divina.
Il testo, che certamente sarà particolarmente gradito ai tanti appassionati di viaggi e vacanze in giro per il mondo, realizza una vera e propria classifica di alcune delle località della Divina giudicate più belle, proprio a sottolineare quanto appeal abbia, per il turismo internazionale, la nostra costa.
Al primo posto c’è un inconfondibile must per i visitatori della Divina: Positano.

Strade strette punteggiate da caffè, negozi chic che vendono sandali fatti a mano, boutique hotel come Le Sirenuse e vivaci beach club – secondo la rivista internazionale – contribuiscono al fascino della città.
Immancabile, ovviamente, il consiglio di percorrere il leggendario sentiero escursionistico Sentiero degli Dei, che si conclude proprio nel borgo alto di Nocelle.

Al secondo posto della classifica si posiziona Ravello, con la sua inconfondibile bellezza paesaggistica, che vede il suo fulcro nelle ville Rufolo e Cimbrone.
Autenticità e tipicità fanno piazzare al terzo posto Praiano, definita “delightful” e “peaceful”, vale a dire “tranquilla” e “deliziosa”.

Quarto posto per Conca dei Marini, città nella quale si fa riferimento all’esperienza dell’Hotel Borgo Santandrea, rapidamente affermatosi per via della sua sofisticata interpretazione dello stile costiero e delle terrazze panoramiche.

Il quinto posto va, invece, a Vietri Sul Mare, città della ceramica, menzionata non solo per la sua storia in questo settore, ma anche per i suoi punti d’interesse storico e paesaggistico, dalla Chiesa di San Giovanni Battista alle spiagge della Marina.

Sono indicate, alle posizioni successive della ideale “classifica” che, in linea teorica, si pone lo scopo di indirizzare i turisti verso i luoghi giudicati più adatti alle proprie esigenze, anche Atrani, Amalfi, Minori, Maiori e Furore.
