Rosaria Lopez, vittima del massacro di Circeo per mano di tre giovani che hanno segnato la storia della cronaca nera italiana. Diamo uno sguardo alla sua vera storia.
Circeo, la storia di Rosaria Lopez
Rosaria Lopez, una giovane barista di 19 anni originaria di Agrigento. Ultima di otto figli di un impiegato del Catasto.
Insieme all’amica Donatella Colasanti, Rosaria fu attirata con l’inganno in una lussuosa villa da tre giovani romani provenienti da famiglie borghesi. Ciò che seguì fu un orrore di 35 ore, durante le quali le due ragazze furono stuprate e picchiate ripetutamente.
La causa del decesso
Il massacro iniziò con tentativi di violenza sessuale, seguiti dalla tortura fisica e psicologica delle due ragazze. Donatella Colasanti sopravvisse fingendosi morta, ma Rosaria fu uccisa al culmine delle torture, annegata nella vasca da bagno della villa.
Rosaria fu trovata morta nel porta bagaglio dell’auto insieme a Donatella creduta morta, ma in realtà viva. La reazione di quest’ultima fu essenziale per riuscire ad essere scoperte dalle forze dell’ordine. Purtroppo Rosaria è stata la vittima che ha avuto la parte peggiore. L’autopsia confermò le atroci violenze subite da Rosaria e la causa della sua morte.
I responsabili della violenza
I tre responsabili, Andrea Ghira, Gianni Guido e Angelo Izzo, furono arrestati. Ghira riuscì a fuggire in Spagna, morendo successivamente per overdose. Guido vide la sua pena ridotta a 30 anni dopo una dichiarazione di pentimento, mentre Izzo sconta ancora due ergastoli, uno per il massacro del Circeo e l’altro per un delitto a Terrazzano, in provincia di Campobasso, in cui furono uccise due donne.
Il coraggio di Donatella Colasanti fu fondamentale per il processo, testimoniando le atrocità subite durante il massacro. L’avvocato Tina Lagostena Bassi, che assistette Donatella, perse la vita nel 1980 per un grave tumore ma perseguì la giustizia fino alla sua scomparsa.
La storia di Rosaria Lopez è uno dei tragici eventi della cronaca italiana che ancora oggi fa notizia. Attualmente la Rai ha disposto un film per mostrare le atrocità di quell’evento che hanno portato ad un cambio legislativo importante. Riconoscere lo stupro come atto punibile penalmente. A distanza di tempo, la loro storia sembra accaduta ieri, complici i diversi episodi degli ultimi tempi.