Il Comune di Ravello ricorre al Presidente della Repubblica per la querelle cimitero. La Città della Musica contesta, nei fatti, la scelta del consiglio comunale di Atrani di limitare – ad alcuni indirizzi della frazione di Castiglione – il seppellimento per i defunti di determinati indirizzi. Alla base l’esiguità dei loculi e di spazi per l’inumazione.

Irricevibile. L’Amministrazione Vuilleumier si è espressa senza mezzi termini. Non è possibile accettare quanto deciso dal comune di Atrani in merito alla gestione del cimitero. Un’enclave, come si sarebbe detto anni addietro, che il territorio di Atrani – data l’esiguità della propria superficie – utilizza per seppellire i propri defunti.

Ha atteso qualche tempo ma alla fine ha deciso di interpellare il Presidente della Repubblica. L’ente ravellese si è mosso nei 120 giorni in misura straordinaria per chiedere la revisione della delibera di giugno emessa dal comune di Atrani.

Il consiglio comunale guidato da Luciano De Rosa Laderchi aveva limitato l’accesso al cimitero ad alcune categorie di persone. Alla base c’è la grave carenza – si legge nella delibera – di loculi cimiteriali e di aree per l’inumazione. Atrani aveva stabilito, quindi, che gli spazi fossero destinati soltanto a quei cittadini di Ravello che al momento del decesso risiedono nelle seguenti strade:

  • via Civita (limitata fino all’incrocio con via Grotta Petina);
  • via Carusiello (limitata fino all’incrocio con l’ingresso del cimitero di Atrani);
  • via Castiglione;
  • via Famiglia Bove;
  • via Grotta Petina;
  • via per Amalfi fino al confine con il Comune di Atrani

Nella stessa delibera, il consiglio comunale fa presente – per l’ampliamento degli spazi – che sono state già individuate due aree per implementare le inumazioni. Resta, invece, più complessa la situazione dell’area donata dall’ingegnere di Castiglione al cimitero di Atrani. Tale area è infatti posta al di fuori del cimitero e si trova nel territorio sotto la giurisdizione del Comune di Ravello, onde dovrà soddisfare i requisiti richiesti dal piano della Città della Musica, dove si dovrà andare a lavorare sul piano urbanistico comunale.

Ravello oggi risponde attraverso un lungo comunicato. L’ente – essendo scaduto il termine per il ricorso al tribunale amministrativo regionale – si è rivolto a Mattarella.

Stando a quanto si legge, l’Amministrazione Vuilleumier chiede che Atrani – che gestisce l’area – “Continui ad accogliere le spoglie di tutti i ravellesi residenti in località Castiglione, così come avviene da oltre mezzo secolo. È irricevibile la volontà del consiglio comunale di Atrani di limitare questo diritto solo agli abitanti di alcune strade della frazione, rivendicando l’esiguità dei loculi e di spazi per l’inumazione”.

Il Sindaco di Ravello insiste sul fatto che sia stato calpestato l’atavico diritto al seppellimento nel cimitero di Atrani per tutti i residenti della frazione Castiglione. E, in particolare, sui tempi.

Si tratta di una limitazione che è lesiva nei confronti di una piccola ma unita comunità che da sempre riconosce nel cimitero di Atrani un luogo di raccoglimento, dove pregare e portare un fiore sulla tomba dei propri defunti. Abbiamo tentato, a oggi senza successo, di trovare un’intesa finalizzata ad individuare e perseguire soluzioni condivise per fare fronte alla esiguità di loculi, accogliendo tutte le richieste del comune di Atrani, assicurando anche la compartecipazione alle spese“.

Riteniamo – prosegue Vuilleumier – che sussistano le ragioni per mantenere il diritto al seppellimento, nel cimitero di Atrani, di tutti i cittadini residenti nel territorio della frazione Castiglione. Un simbolo per tantissimi ravellesi, che lì custodiscono il ricordo degli affetti più cari. Chiederemo quindi l’intervento del Capo dello Stato per l’annullamento della deliberazione del consiglio comunale di Atrani, e siamo certi che le nostre ragioni saranno accolte”.