Chiara Lubich – L’amore vince tutto è un film, diretto da Giacomo Campiotti, che in Italia ha riscosso un grandissimo successo.
Come si può intuire la pellicola è ispirata a una storia vera quella di Chiara Lubich. Una storia di determinazione e voglia di donare amore.
In un periodo storico terribile come quello della Guerra Mondiale, c’era chi cercava di far sentire la propria vicinanza e il proprio affetto.
La protagonista, Chiara Lubich, all’anagrafe Silvia, nella realtà è stata un’insegnante e saggista italiana, fondatrice del Movimento dei focolari che ha come obiettivo l’unità tra i popoli e la fraternità universale.
La maestra elementare nel 1943 in piena Guerra Mondiale aveva solo ventitré anni. Riuscì a portare porta in salvo i suoi alunni in un rifugio antiaereo, dove ritrova alcuni amici: Ines, Enrico, Natalia e Dori.
La ragazza prega davanti a una statua della Madonna quando sente che Dio le abbia “parlato” chiedendole di consacrarsi a lui. Un momento che cambierà la sua vita.
Insieme con le fidate amiche, infatti, decide di far conoscere la parola del Vangelo, creando un primo focolare basato su un unico principio: fare in modo «che tutti siano uno», proprio come recita il versetto preferito di Chiara.
Il dramma della guerra non è la sola difficoltà che Chiara Lubich e le amiche devono superare. Nei confronti di questa “nuova comunità” iniziano a serpeggiare critiche, incomprensioni, accuse.
Vivere il Vangelo e comunicarsi le esperienze, mettere in comune i pochi beni e fare dell’unità il loro ideale, suscitava sospetti di protestantesimo o di una nuova forma di comunismo, l’altra grande minaccia per i tempi di allora.
Non solo: la radicalità proposta da Chiara nel vivere il Vangelo attira l’accusa di fanatismo, e la parola “Amore”, allora non consueta in ambito cattolico, si presta a essere equivocata. Nonostante la sofferenza e le difficoltà, Chiara Lubich non ha mai smesso di agire per il bene delle popolazioni.
Il 5 dicembre 1964 Papa Paolo VI approva in via definitiva il Movimento dei Focolari. La presidenza del Movimento fu affidata a Chiara. Chiara ha contribuito al riavvicinamento della Chiesa Cattolica con quella Ortodossa.
È stata la prima donna bianca non musulmana a parlare nella moschea di Harlem a New York. Da donna cattolica è stata chiamata a parlare a migliaia di monaci buddisti in Giappone e Thailandia. Ha costruito relazioni profonde con il mondo induista e quello ebraico. Oggi il Movimento è diffuso in 180 paesi nei cinque continenti con l’obiettivo di realizzare il sogno di Chiara
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