FrancescoAntonio Manto sono due dei protagonisti della miniserie tv Il Giudice Meschino. Scopriamo la storia dei due fratelli.

Francesco Manto: un esponente di medio livello della ‘ndrangheta

La miniserie “Il Giudice Meschino”, diretta da Carlo Carlei e prodotta da Rai Fiction e Italian International Film, è un thriller che ruota attorno all’omicidio del magistrato Giorgio Maremmi e alla lotta contro la ‘ndrangheta calabrese. Tra i personaggi chiave della storia ci sono Francesco e Antonio Manto, interpretati rispettivamente da Claudio Castrogiovanni e un attore non specificato.

Francesco Manto è un personaggio centrale nella trama di “Il Giudice Meschino”. Nella serie, viene descritto come un esponente di medio livello della ‘ndrangheta locale. Francesco è stato condannato da Giorgio Maremmi, il magistrato ucciso, che poco prima della sua morte aveva pronunciato una requisitoria violenta contro di lui. Questo aveva scatenato la sua rabbia e aveva minacciato Maremmi di morte. L’omicidio del magistrato sembra quindi collegato a questa situazione, portando le indagini sulle tracce dei fratelli Manto.

Antonio Manto: il fratello latitante

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Antonio Manto, il fratello di Francesco, è un personaggio misterioso ed elusivo nella serie. Da anni è latitante, ovvero in fuga dalle autorità, rendendolo difficile da rintracciare. Si suppone che sia coinvolto nell’omicidio di Giorgio Maremmi, eseguendo l’agghiacciante sentenza. La presenza di Antonio Manto rappresenta un elemento chiave per risolvere il caso e smascherare il coinvolgimento della ‘ndrangheta nella morte del magistrato.

Il coinvolgimento dei fratelli Manto e il ruolo di Alberto Lenzi

L’omicidio di Giorgio Maremmi e l’indagine che ne segue mettono in moto una serie di eventi che coinvolgono direttamente i fratelli Manto. Alberto Lenzi, il protagonista interpretato da Luca Zingaretti, Pubblico Ministero della procura di Reggio Calabria, è determinato a risolvere il caso e ad arrivare alla verità. Nonostante Giacomo Fiesole, un altro pubblico ministero interpretato da Andrea Tidona, ritenga che Francesco e Antonio Manto siano i principali sospettati, Alberto decide di seguire la sua strada, supportato dalla maresciallo dei carabinieri Marina e dall’ispettore Brighi.

L’aiuto inaspettato di Don Mico Rota e la scoperta di Pasquale Rezza

Un elemento inaspettato entra in gioco quando Alberto riceve l’aiuto di Don Mico Rota, un anziano boss della vecchia ‘ndrangheta interpretato da Maurizio Marchetti, che sta scontando una lunga pena detentiva. Don Mico rivela che dietro l’omicidio di Giorgio Maremmi c’è un boss emergente, Pasquale Rezza, interpretato da Claudio Castrogiovanni, che sta cercando di prendere il suo posto al vertice.

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