La loro famiglia ha vissuto una di quelle esperienze che nella vita non dovrebbero mai essere provate. L’uccisione di un marito e di un padre in tenera età ha sicuramente influito sulla loro personalità e sulla loro esistenza.
Stiamo parlando di Mario, Paolo e Luigi Calabresi, figli del Commissario Calabresi e della moglie Gemma Milite. Ecco chi sono i tre uomini.
Chi era Luigi Calabresi?
Luigi Calabresi era un commissario italiano che svolse servizio presso la Questura di Milano. L’uomo nacque nel 1937 a Roma e portò a termine gli studi presso la facoltà di giurisprudenza nella capitale.
L’uomo presentò una tesi sulla mafia siciliana e fu proprio su questo settore che improntò la sua carriera. Iniziò a lavorare come semplice poliziotto, per poi diventare un commissario capo presso la Questura di Milano.
L’uomo ha all’attivo moltissimi casi, ognuno risolto con determinazione e successo. Il suo ruolo fu fondamentale per quanto riguarda il caso di Giuseppe Pinelli. L’uomo fu accusato di aver ucciso Pinelli ma, nei mesi successivi, questa ipotesi venne smentita e l’uomo scagionato.
Luigi Pinelli venne ucciso il 17 maggio 1972 mentre si recava lavoro. L’uomo era sposato con Gemma Milite Calabresi, con la quale aveva due figli ed era in attesa del terzo.
Chi sono i tre figli di Luigi Calabresi e Gemma Milite?
Gemma e Luigi Calabresi erano due giovani ragazzi con un promettente futuro, oltre che ad una bella famiglia. I due erano diventati da poco genitori di Mario, nato nel 1970, e Paolo nel 1971.
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Al momento della morte di Luigi, Gemma era incinta del loro terzo figlio che nacque postumo. Proprio per questo motivo la donna decise di chiamarlo come il commissario.
Sappiamo che Mario si è affermato nel mondo del giornalismo ed è riuscito a diventare direttore presso il quotidiano La Stampa e la Repubblica. Quando è venuto a mancare il suo padre il bambino aveva solo 2 anni, ma ha dichiarato di avere ancora qualche flash di quella mattina.
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Per quanto riguarda invece Paolo e Luigi non abbiamo informazioni sul loro conto, poiché hanno preferito allontanarsi dalla vita mediatica, conducendo un’esistenza riservata. Siamo sicuri però, che tutti e tre hanno potuto apprendere l’importanza del padre, facendo vivere la sua memoria nei loro cuori.