Nicola Pietrangeli, tennista di fama mondiale capace di arrivare al numero 3 del ranking, ha tre figli: Marco, Giorgio e Filippo.

Il matrimonio con Susanna Artero

Negli anni Cinquanta, due donne catturavano l’attenzione di tutta Roma: Susanna Artero e la sua migliore amica Paola Campiello. “Era bellissima,” raccontò Pietrangeli a Repubblica, parlando di Susanna, la donna con cui avrebbe poi condiviso una buona parte della sua vita.

L’inizio della loro relazione risale ai giorni in cui erano ancora dei ragazzini, lui a 21 anni e lei a 18. Una storia d’amore che ha visto alti e bassi, come testimoniano le parole della stessa Susanna in uno speciale di SuperTennis. Tuttavia, anche se ci sono stati tradimenti da entrambe le parti, come sottolinea Nicola, non ha mai messo in pericolo la famiglia.

Le altre donne nella vita di Pietrangeli

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Oltre a Susanna, nella vita di Pietrangeli ci sono state altre donne significative. Una delle storie d’amore più glamour è stata quella con la conduttrice Licia Colò, durata sette anni. Nonostante la fama di Nicola, Licia ha ammesso a SuperTennis di non essere stata attratta dalla sua celebrità come sportivo, ma piuttosto dalla sua simpatia, eleganza e modo unico di relazionarsi con gli altri.

Durante il loro rapporto, Nicola ha mostrato una parte di sé che pochi conoscevano, quella legata alla sua sensibilità, come dimostra l’accoglienza dei loro due gatti, Pupino e Pupina.

Il rapporto con i figli

Se c’è una cosa chiara nella vita di Nicola Pietrangeli, è l’amore profondo che prova per i suoi figli. Come egli stesso ammette, il rapporto con Marco, Giorgio e Filippo è diventato più forte e significativo dopo che ha smesso di giocare a tennis.

Filippo, in uno speciale SuperTennis, ha offerto un’immagine tenera e commovente del padre. Ha descritto Nicola come “un padre meraviglioso, generoso, un grande amico“. Una figura che, nonostante la sua popolarità possa sembrare “ingombrante“, ha sempre offerto sostegno e affetto ai suoi figli. Forse, come dice Filippo, potrebbe aver mancato un po’ di presenza fisica quando erano piccoli, ma mai l’affetto.