La storia di Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi ha dell’incredibile. I tre sono stati salvati durante la guerra di Martin Adler.

I tre, a distanza di 76 anni, hanno avuto la possibilità di incontrare l’uomo che gli ha salvato la vita.

Una storia di amore, di affetto e di coraggio che vi proponiamo di seguito.

Chi sono Mafalda e Giuliana Naldi

Correva l’anno 1944 quando da una cesta vennero fuori Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi in un casolare Martin Adler, ex militare statunitense, se li trovo di fronte al mitra.

L’uomo abbassò il fucile e decise piuttosto di fare una foto con quei tre piccoli. Con la sua macchina fotografica scattò un’istantanea rimasta nel cuore di tutti i presenti insieme al commilitone John Bronski, morto del 2011.

Secondo quanto riporta Repubblica, proprio da quella foto sono partite le ricerche. E’ stato Adler che ha riaperto il cassetto dei ricordi con il desiderio di incontrare quei tre bambini.

Grazie alla figlia Rachelle e allo scrittore Matteo Incerti, sono iniziate le ricerche. L’ex militare, oggi 97enne, ha lanciato l’appello che è stato raccolto dagli abitanti dell’Appennino tra Bologna e la Toscana.

Il messaggio attraverso i social è diventato virale con migliaia di risposte e centinaia di condivisioni.

Dopo un passaparola tra associazioni, sindaci e cittadini dell’Appennino, i tre fratelli sono stati rintracciati a Castel San Pietro Terme dove risiedono da anni. Non più bambini, ma ancora in forma.

E quell’incontro lo ricordano bene, compreso il grido della loro madre, morta nel 2000, per fermare i grilletto dei militari che temevano un agguato tedesco in quei giorni di guerra in cui si combatteva casa per casa.

Adler è volato dagli Stati Uniti in Italia per incontrare a Bologna quei tre bambini oggi sono nonni.

Un momento di grande affetto, solidarietà e umanità che rappresentano un esempio per le giovani generazioni.

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