Alessia e Livia sono le gemelline delle quali si sono perse le tracce ormai da diversi anni dopo che il padre le fece sparire.

Il padre, Mathias Schepp

Mathias Schepp, un professionista svizzero nel campo dell’ingegneria, è stato l’ultimo a vedere le gemelline. Dopo la separazione dalla moglie, Irina Lucidi, il rapporto con le sue figlie era rimasto saldo. Ogni fine settimana, come ormai d’abitudine, le piccole trascorrevano del tempo con lui.

Ma il 30 gennaio 2011, quella routine fu spezzata in modo drammatico: sia lui che le gemelline scomparvero misteriosamente. La successiva cartolina spedita dalla città francese di Marsiglia fu l’ultimo indizio del loro percorso prima della tragica fine di Schepp.

Il mistero della scomparsa di Alessia e Livia Schepp

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Il viaggio di Mathias Schepp divenne oggetto di indagine immediata. Dopo aver attraversato la Svizzera e giunto in Francia, Schepp prelevò una notevole somma di denaro e acquistò tre biglietti per un traghetto diretto in Corsica. Poche ore dopo, il 3 febbraio, lo individuarono in Italia, precisamente a Vietri sul Mare. La notizia del suo suicidio, avvenuto quella stessa notte, scosse l’opinione pubblica e intensificò le ricerche delle piccole.

Nonostante gli sforzi, le gemelline non furono mai ritrovate. L’auto del padre, una Audi A6, conteneva una piccola quantità di sangue, ma troppo esigua per poter fornire dettagli significativi attraverso un’analisi tossicologica. Una lettera di addio rivolta a Irina, la ex moglie, rivelò la confessione di Schepp: aveva affermato di aver ucciso le gemelline. Tuttavia, non furono rinvenuti altri indizi che potessero confermare o smentire le sue parole.

La speranza di Irina Lucidi

In disaccordo con la presunta confessione di Schepp, Irina Lucidi non ha mai smesso di sperare. La madre delle gemelline ha fondato “Missing Children Switzerland”, un’organizzazione dedicata alla ricerca di bambini scomparsi.

Con l’aiuto della fondazione, Irina ha rilasciato immagini create ad arte per mostrare come potrebbero apparire Alessia e Livia oggi, ormai adolescenti. Queste immagini, insieme ad altre informazioni, sono state condivise sulla pagina ufficiale dell’organizzazione, con l’intento di sollecitare chiunque avesse informazioni a venire avanti.