I Simple Minds sono una band molto amata e conosciuta che ha riscosso grande successo negli anni ’80 e ’90. Scopriamo cosa fanno oggi.
Origini e primi anni
Originari di Glasgow, Scozia, i Simple Minds sono nati dalla collaborazione tra il cantante Jim Kerr e il chitarrista Charlie Burchill nel 1977. La band si è ispirata al brano di David Bowie, “The Jean Genie”, per il suo nome. Aggiungendo al duo principale, il gruppo si è allargato con l’inserimento di Derek Forbes al basso, Mick MacNeil alle tastiere e Brian McGee alla batteria.
Prima di diventare i Simple Minds, questi artisti avevano formato un gruppo post-punk chiamato “Johnny and the Self Abusers“, che aveva rilasciato un singolo, “Saints & Sinners”.
Crescita della loro carriera musicale
La loro discografia ha preso il via con l’album “Life in a Day” nel 1979, che ha mostrato influenze di artisti come Bowie, Kraftwerk e Roxy Music. Questo è stato seguito da altri album come “Real to Real Cacophony” (1979), “Empires and Dance” (1980) e “Sons and Fascination/Sister Feelings Call” (1981). L’incontro con Peter Gabriel ha poi portato il gruppo sotto l’ala della Virgin Records.
La new wave e il successo internazionale
La partenza del batterista Brian McGee ha visto l’arrivo di Mel Gaynor, che ha partecipato alla registrazione di “New Gold Dream (81-82-83-84)”, un punto di svolta per la band.
Questo album è diventato un simbolo della new wave e ha portato successi come “New Gold Dream” e “Someone Somewhere in Summertime”. Un altro grande successo è stato l’album “Sparkle in the Rain” del 1984, seguito dal singolo iconico “Don’t You (Forget About Me)” nel 1985, che è stato incluso nella colonna sonora del film “The Breakfast Club”.
L’impegno politico
Nei tardi anni ’80, la band ha intensificato il suo impegno politico, supportando iniziative come Amnesty International e organizzando concerti contro l’apartheid sudafricano. Questo periodo ha visto la nascita di canzoni come “Mandela Day”, dedicata a Nelson Mandela, e una cover di “Biko” di Peter Gabriel.
Dall’epoca moderna ai giorni nostri
Nel passaggio agli anni ’90, la band ha visto cambiamenti significativi, come la perdita del tastierista McNeil. Nonostante i cambiamenti, la band ha continuato a produrre musica, con album come “Good News from the Next World”, “Néapolis” e “Cry”.
Nel 2005, “Black & White 050505” è stato rilasciato, seguito da “Graffiti Soul” nel 2009. Dopo vari tour e album, nel 2014, “Big Music” ha mostrato che la band aveva ritrovato la sua vecchia energia. Nel 2016, hanno presentato un approccio diverso con “Simple Minds Acoustic”, offrendo una reinterpretazione acustica dei loro più grandi successi.
Cosa fanno oggi
Nel 2022, i Simple Minds hanno rilasciato “Direction Of The Heart”, il loro diciottesimo album in studio, presentando singoli come “Vision Thing” e “First You Jump”.