Alberto e Lorenzo sono due ragazzi che sono finiti nel tunnel della droga e vogliono a tutti i costi uscirne. A chiedere aiuto a Le Iene erano stati proprio i genitori di Alberto prima e la mamma di Lorenzo in queste ultime settimane. Ma scopriamo di più.
La storia dei due ragazzi che vogliono uscire dalla droga
La famiglia di Alberto, disperata della situazione del figlio, a maggio aveva chiesto aiuto a Le Iene per cercare di far disintossicare il figlio dipendente dal crack da 10 anni. Ora, a chiedere un supporto è la mamma di Lorenzo che è da 12 anni che ne abusa.
Il comportamento di queste persone sotto effetto della droga cambia e la testimonianza che ha riportato la mamma di uno dei due ragazzi fa accapponare la pelle. Infatti, ricorda di un episodio in cui lei era chiusa in una stanza impaurita perché il figlio aveva rotto una porta.
Un giovane ragazzo che, come racconta il genitore, ha tentato più e più volte di smettere, ma alla fine ci ricascava sempre. Anche solo una semplice sigaretta lo invogliava a drogarsi. Grazie a Le Iene, con cui ha instaurato una forte empatia, Alberto non si è più drogato. Purtroppo però questo non è stato sufficiente per farlo stare meglio, anzi.
Per sei lunghi mesi non è uscito di casa per la paura di ricascarci. Quando la mamma di Lorenzo ha contattato il programma, a Le Iene era venuta una grande idea: far incontrare i ragazzi e portarli in un posto.
Il viaggio di Alberto e Lorenzo
Durante il viaggio con destinazione non conosciuta ai due giovani, Lorenzo e Alberto tra una confidenza ed un’altra riescono a tirare fuori tutto quello che hanno dentro. Poi, si sono fermati anche a svagarsi con qualche attività divertente. Tutte cose normali per dei giovani ragazzi ma che loro, a causa del crack, non facevano da tempo.
La produzione ha poi comunicato loro dove erano diretti: la comunità di San Petrignano (Rimini) che da più di quarant’anni accoglie in maniera del tutto gratuita giovani che hanno problemi di dipendenza.
Alberto non era molto entusiasta anche perché per sei mesi era riuscito a stare lontano dalla droga e si è dato ancora due mesi di tempo per farcela. Nel caso in cui fallisse o continuasse ad avere il pensiero fisso, allora accetterà di entrare in comunità.
Lorenzo invece la reputa come una non soluzione, perché per lui la struttura rappresenta una galera. Dopo una lunga chiacchierata, i due ragazzi decidono di affrontare un primo colloquio con gli operatori del centro.
L’incontro con gli operatori di San Patrignano
Alberto, Lorenzo e lo staff de le Iene giungono a destinazione e ad accoglierli c’è Virgilio, un educatore con un passato fatto di dipendenza. Infatti, l’operatore spiega che il loro aiuto non sta nel curare il sintomo, ma cosa c’è dietro a quel disagio.
Alberto conferma che l’idea della comunità non gli piace, ma è consapevole che sono in pochi a farcela da soli. Per questo motivo, prima di ricascarci nuovamente si da tempo qualche mese e se nota che non è cambiato nulla accetterà di entrare in comunità.
Lorenzo invece esclude a priori la comunità. Secondo lui sarebbe sufficiente cambiare città e magari trovare un lavoro. Questo però non potrà essere la soluzione. Poi ognuno ritorna alla propria vita, con la promessa che ci penseranno.
Cosa hanno deciso Alberto e Lorenzo circa la comunità?
Alberto sta meglio. Conduce una vita normale, esce di casa e va in palestra. Prende il caffè al bar e si è iscritto ad un corso di paracadutismo e ha deciso di iscriversi all’accademia di recitazione.
Lorenzo invece è stato aiutato nel trovare un lavoro da un conoscente che ha una fabbrica di pizze vicino a Torino. L’ambiente gli piaceva e stava imparando il mestiere. Peccato che dopo due settimane non si è più presentato. Purtroppo ci è ricascato.
Lorenzo a questo punto vuole farsi aiutare e decide di andare in comunità. Non sembra molto convinto dopo il colloquio con il menager e infatti decide di tornare a casa. Anche questa volta però, l’unica cosa a cui ha pensato è comprarsi il crack.
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