Il 9 agosto del 2020 segna sicuramente una data tragica per quanto riguarda la fine della vita di un giovane ragazzo su cui aleggia ancora oggi molto mistero.
Il caso di Gianmarco Pozzi ha infatti suscitato l’interesse del pubblico che, da due anni a questa parte, cerca di capire la ragione per la quale il giovane pugile ha perso la vita.
L’omicidio di Gianmarco Pozzi
Il ragazzo, classe 1993, era originario di Ponza. Gianmarco è stato trovato morto la mattina del 9 agosto 2020.
In base a quanto descritto dai carabinieri e dalla scientifica, Gianmarco Pozzi è caduto da un dirupo di circa 7 metri; circostanza che gli ho procurato diverse ferite, fra cui quella fatale alla testa.
Per diversi mesi si è creduto che tutto questo fosse avvenuto per via di uno scivolone, anche se delle piccole rivelazioni recenti potrebbero sicuramente ribaltare la situazione.
Le parole del testimone
Una donna ha da poco dichiarato che quella di Gianmarco Pozzi non è stata una morte accidentale, ma bensì un vero e proprio omicidio.
Essa ha confessato che Giammarco ha subito un’aggressione durante la quale sarebbe stato più volte aggredito, picchiato e addirittura legato con della corda.
Tutto questo ha portato la procura di Cassino ad aprire un nuovo fascicolo sull’omicidio, sul quale non si hanno ancora sospetti o indagati.
Il ragazzo quindi, non sarebbe caduto dal terrazzo ma sarebbe stato dapprima picchiato e poi gettato verso il mare subito dopo la morte.
I familiari hanno da sempre ribadito la loro opinione sul fatto che Giammarco fosse stato vittima di omicidio poiché, essendo un atleta, era molto attento a tutto ciò che faceva.
È emerso, inoltre, che le lesioni presenti sul corpo non sono compatibili in maniera perfetta, in quanto anche il lato apparentemente sano riportava diverse fratture.
Continuano quindi le indagini sulla morte del pugile sfortunato, anche se, ad oggi, la soluzione dell’enigma è ancora molto lontana.
