Alberto Sordi è nato nel 1920 ed è morto nel 2003. Questo grande attore è uno dei simboli della cinematografia italiana. La sua carriera è stata lunga e piena di soddisfazioni. In particolare ha dato un contributo importante al sorgere della commedia all’italiana, un genere che ha avuto grande successo soprattutto negli anni ’60 e ’70.
Alberto Sordi ha avuto la fortuna di collaborare con degli altri grandi nomi del cinema, come Vittorio Gassman, Anna Magnani, Tognazzi e Mastroianni. In realtà non si è mai saputo precisamente perché Alberto Sordi sia morto, anche se alcune supposizioni lasciano intendere delle malattie ai polmoni.
A chi è andata l’eredità di Alberto Sordi?
La vita privata di Alberto Sordi è stata sempre molto oggetto di riservatezza, però sappiamo sicuramente che lui non si è mai sposato e non ha mai avuto figli. Ci sono persone che sostengono che abbia avuto diversi flirt, con donne come Katia Ricciarelli e Patrizia De Blanck, ma si ha più l’impressione che si tratti di indiscrezioni, visto che queste storie non sono state mai confermate.
L’unica relazione pubblica resa ufficiale è stata quella con Andreina Pagnani, che era un’attrice e una doppiatrice. Neanche in questo caso, comunque, i due convolarono a nozze. La donna, che aveva 14 anni in più rispetto ad Alberto Sordi, è morta nel 1980.
Alberto Sordi, data la sua popolarità, aveva sicuramente accumulato un grande patrimonio, grazie ad una carriera ricca di successi. Ecco perché, non essendo sposato e non avendo figli, in molti si chiedono a chi sarebbe spettata la sua eredità.
L’unica persona in linea diretta che era ancora viva nel 2003 era la sorella Aurelia. Ma non è stato così facile individuare l’erede di Alberto Sordi, perché intorno alla vicenda è nato un vero e proprio caso giudiziario che ha coinvolto diverse persone.
Il caso giudiziario intorno all’eredità di Alberto Sordi
Ne è nato, come abbiamo già detto, un caso giudiziario, perché, secondo l’accusa, ci sono state delle persone vicine all’attore che sarebbero state colpevoli di furto e raggiro. Si è parlato allora di collaboratori, di avvocati, notai ed è stato coinvolto anche colui che da sempre era stato l’autista del famoso attore.
L’accusa sosteneva che tutte queste persone si fossero messe d’accordo per raggirare Aurelia Sordi, la sorella di Alberto, per portarle via l’eredità del fratello. I giudici, comunque, conclusero il processo, esprimendosi su un fatto che in realtà non sarebbe accaduto.
Ci furono dei tempi molto lunghi, comunque, perché la sentenza definitiva è arrivata soltanto nel 2019, quando Aurelia Sordi era già morta.