Gli studi sul quoziente intellettivo sono molti. Soprattutto nel corso degli anni sono state condotte molte ricerche per cercare di comprendere di più sull’intelligenza e su che cosa determina le forme più alte di quoziente intellettivo.

È vero anche che il livello di intelligenza si può migliorare anche attraverso l’esercizio e la pratica. Tuttavia ci sono delle opinioni comuni, che corrispondono a dei veri e propri falsi miti. Infatti per esempio c’è chi ritiene che avere la testa più grande sia sinonimo di maggiore intelligenza. Ma è veramente così? Vediamo cosa dice la scienza a questo proposito.

Esiste un fondo di verità tra quoziente intellettivo e grandezza della testa?

La risposta della scienza per certi versi lascia adito anche a dei dubbi. Infatti in realtà si potrebbe pensare, come hanno dimostrato anche diversi studi, che esista un fondo di verità nel mettere in correlazione un maggiore quoziente intellettivo in corrispondenza di una testa più grande o comunque di dimensioni ampie del cervello.

Così, infatti, avrebbero dimostrato delle misurazioni attraverso dei test, che avevano come obiettivo proprio quello di stabilire il QI di alcuni individui. Ma a livello scientifico non tutte le implicazioni possono essere pensate come causa-effetto.

Infatti i test hanno mostrato che esisterebbe una correlazione, ma il tutto non andrebbe individuato in una causa specifica. Detto in altri termini, non vuol dire che necessariamente chi ha una testa più grande abbia una maggiore intelligenza, perché intervengono diversi altri fattori che sono completamente soggetti a varie interpretazioni.

Da che cosa dipende l’intelligenza?

Il quoziente intellettivo più alto che sia mai stato registrato è quello di Marilyn vos Savant. Il suo quoziente di intelligenza superava anche quello di Einstein. Ed è proprio la figura del famoso scienziato che dimostra come non si possa far valere in assoluto l’implicazione delle dimensioni della testa e un nesso di effetto sull’intelligenza.

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Infatti per esempio si è osservato da tempo come le dimensioni del cervello di Einstein non fossero poi così grandi comunque nemmeno rispetto alla media. Più che altro gli scienziati fanno notare che l’intelligenza non dipende tanto dalle dimensioni del cervello, ma dall’efficienza di comunicazione tra i vari neuroni e dall’estensione delle connessioni tra le regioni più importanti a livello cerebrale.

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Tutto ciò si evince anche dalle osservazioni sugli animali, fra i quali ci sono animali più intelligenti, ma che hanno delle dimensioni del cervello piccolissime. O, al contrario, animali con cervelli molto più grandi, ma il cui grado di intelligenza non è assolutamente paragonabile a quello umano.