Il contributo di Gianni Versace al mondo della moda è stato davvero enorme. Stiamo parlando di uno stilista italiano, che è stato il fondatore del brand che porta il suo stesso nome. Versace si è appassionato a tutto ciò che ha a che fare con la moda a partire da quando si è trasferito a Milano con la sua famiglia.
Ma ripercorriamo le vicende della vita di Gianni Versace e scopriamo a chi è andato l’immenso patrimonio che lo stilista possedeva, con qualche dettaglio in più anche sulla sua vita privata.
Chi era Gianni Versace
Gianni Versace è nato a Reggio Calabria nel 1946. Dopo qualche tempo si è trasferito a Milano. La madre svolgeva il lavoro di sarta in una boutique che si trovava in centro nel capoluogo lombardo e proprio in questa occasione Gianni Versace ha avuto la possibilità di appassionarsi al mondo della moda.
In seguito ha avuto l’opportunità di presentare una sua prima collezione. Negli anni ’80 ha ricevuto un premio come miglior stilista, oltre al riconoscimento dell’Occhio d’Oro. Sempre nello stesso periodo ha realizzato i costumi che sono stati utilizzati al Teatro alla Scala di Milano.
Nel 1986 ha ricevuto il titolo di Commendatore della Repubblica Italiana. In seguito, però, qualcosa cambia. Una grave malattia lo costringe a fermarsi e successivamente Gianni Versace è costretto a cedere la metà delle quote della sua azienda a Santo e Donatella, i suoi fratelli. Nel 1997 Gianni Versace è stato ucciso a Miami, davanti alla sua abitazione.
Il legame con Antonio D’Amico
Sappiamo, dal punto di vista della vita privata di Gianni Versace, che il suo nome era legato a quello di Antonio D’amico. Oltre ad aver stabilito una relazione sentimentale, i due hanno collaborato anche nel lavoro. Infatti Antonio per molto tempo ha aiutato Gianni per la realizzazione della linea sportiva.
Anche Antonio D’Amico è stato fin da giovane appassionato di moda. Infatti è stato un modello e un fashion designer. Nel 1982 ha incontrato Gianni Versace ed è stato un vero e proprio colpo di fulmine. La storia è andata avanti per 15 anni, fino a quando Gianni Versace è stato assassinato con dei colpi di pistola da un serial killer.
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In seguito alla morte di Gianni, Antonio ha dovuto affrontare la depressione e non lo abbiamo visto spesso in televisione, anche per il fatto che non era in buoni rapporti con Santo e Donatella.
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Secondo quanto si dice, Gianni ha lasciato proprio ad Antonio una notevole somma di denaro in eredità. Per il fatto che Antonio D’Amico non avesse buoni rapporti con i fratelli di Gianni, secondo alcune fonti, ha dovuto rinunciare ad una parte di questo patrimonio in eredità.
