Zarina Hashmi, conosciuta semplicemente come Zarina, è stata un’artista di origine indiana che ha influenzato il mondo dell’arte a livello globale, dalla scultura al disegno minimale e all’incisione, esplorando tematiche quali la casa, le distanze e le traiettorie, riflettendo le sue estese esperienze di viaggio.
Gli Inizi di Zarina Hashmi
Zarina è nata nel 1937 ad Aligarh, in India. Ha completato i suoi studi in Matematica, sviluppando una forte passione per l’architettura, che si riflette nella geometria e nella purezza strutturale delle sue opere.
Il suo background come donna indiana di religione musulmana ha contribuito all’inserimento di elementi visivi tratti dalla decorazione religiosa islamica nelle sue opere, in particolare la geometria regolare tipica dell’architettura islamica.
La sua pratica artistica si è espansa dopo il matrimonio e la partenza da Aligarh nel 1958. Durante i soggiorni all’estero ha vissuto a Bangkok, Parigi e Bonn con suo marito, un diplomatico del servizio estero indiano.
Mentre viveva a Parigi a metà degli anni ’60, Zarina ha studiato con Stanley William Hayter presso l’Atelier 17 ed era una dei tanti artisti indiani che vivevano e lavoravano lì all’epoca.
Il ritorno in India e il trasferimento negli Stati Uniti
Al suo ritorno in India nel 1968, Zarina si trasferì a Jagar e visse lì, da sola, per sei anni. Nel 1974 lasciò Delhi per Tokyo, dove lavorò con Toshi Yoshido nel suo studio e si trasferì negli Stati Uniti l’anno successivo.
A New York, Zarina ha costruito il suo loft, una comunità di amici ed è stata parte del nascente movimento d’arte femminista della città.
Ha sostenuto se stessa insegnando nelle università di tutto il paese, ha viaggiato di nuovo in India, ha combattuto lo sfratto dal suo appartamento, ha tenuto mostre in India, Pakistan e New York, e ha continuato a visitare la sua famiglia in Pakistan dopo che si trasferirono nel 1959, nel nuovo paese che loro, ma non lei, chiamerebbero casa.
La carriera artistica di Zarina Hashmi
Per oltre tre decenni, l’artista ha mantenuto se stessa e la sua pratica negli Stati Uniti attraverso l’insegnamento e una rete transnazionale di supporto.
Zarina ha tenuto mostre personali a Delhi, Bombay e Karachi negli anni ’70 e ’80, mentre viveva negli Stati Uniti, e ha continuato il suo rapporto con artisti, amici e proprietari di gallerie in queste città, rapporti che durano da quarant’anni.
Zarina è stata una figura di spicco nei circoli femministi della scena artistica di New York negli anni ’70. Le sue opere sono state presentate in grandi mostre e rappresentate in importanti collezioni pubbliche, tra cui quelle del Hammer Museum, del Museum of Modern Art e del Guggenheim Museum di New York, e del Victoria and Albert Museum di Londra.
L’ispirazione e l’importanza della famiglia
La famiglia è sempre stata il pilastro delle ispirazioni di Zarina. Uno dei suoi lavori più personali e iconici intitolato “Letters from Home” è una compilation di sei lettere non spedite scritte da Rani, la sorella di Zarina, a Zarina stessa.
Gli argomenti di queste lettere spaziavano dalla morte dei loro genitori, alla vendita della casa di Rani, alla tristezza provata quando i suoi figli si trasferirono, e quanto Rani sentiva la mancanza di Zarina in quei momenti difficili.
A causa del suo declino di salute, Zarina ha trascorso la maggior parte del suo tempo a Londra con la sua nipote Saima e il suo nipote Imran. Le piaceva trascorrere il suo tempo circondata dalla famiglia, in particolare dalla sua pronipote Shanaya. Tuttavia, le cause esatte della sua morte non sono state rivelate al pubblico.
Doodle del 16 luglio
In onore di Zarina Hashmi, Google ha dedicato il doodle del 16 luglio a questa straordinaria artista. Un omaggio sincero e meritevole a una donna che ha lasciato il segno nella storia dell’arte, esprimendo con la sua opera le sfide, i cambiamenti e le speranze di un’intera generazione.