Una delle storie più agghiaccianti per quanto riguarda la cronaca italiana è sicuramente quella relativa alla piccola Yara Gambirasio. La ragazza era poco più che una bambina quando è scomparsa e quando dopo tempo è stata ritrovata senza vita. Ripercorriamo insieme quindi tutte le tappe di questo tragico destino?
L’omicidio di Yara Gambirasio
Il triste caso di Yara Gambirasio ha inizio il 26 novembre 2010, quando i genitori decidono di denunciarne la scomparsa. Yara è una ragazza del 1997 che vive con i suoi genitori a Brembate di Sopra. Una delle sue più grandi passioni è la ginnastica ritmica, disciplina a cui si dedica nella palestra del paese.
Un pomeriggio come tanti, verso le 18:40, Yara decide di recarsi in palestra ma da quel momento in poi sparirà per sempre dalla vista dei suoi cari e dei suoi amici. Nemmeno le telecamere di sicurezza sembrano riprendere Yara nelle sue ultime ore, in quanto erano da diverso tempo fuori servizio.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, verso le 18:44, il telefono della ragazza aggancia prima la cella di Ponte San Pietro e poi quella di Mapello. Successivamente il segnale scompare e non si hanno più notizie della piccolina. Ovviamente i genitori lanciano subito l’allarme e tutti in Paese iniziano a cercare Yara.
In un primo momento il colpevole della sparizione della ragazza sembra essere un marocchino di Tangeri. Questo lavora nel cantiere di Mapello e attraverso un’intercettazione telefonica viene beccato mentre pronuncia una frase sospetta. Questo però dichiara di essere innocente, cosa che poi si rivelerà veritiera in quanto l’intercettazione si è basata su un errore di traduzione.
Purtroppo, a tre mesi dalla scomparsa di Yara, il suo cadavere viene rinvenuto a Chignolo d’Isola da un aeromodellista che si trovava nel campo dove è stata ritrovata la ragazza. Sul suo corpo vengono evidenziati diversi urti, ferite molto serie e un trauma cranico. Probabilmente la ragazza è stata aggredita, ma a causa della debolezza e del freddo non è riuscita a mettersi in salvo.
Le ipotesi relative all’omicidio di Yara Gambirasio
Sei in un primo momento si pensava che il muratore tunisino fosse responsabile dell’omicidio di Yara Gambirasio, si è poi capito che lo stesso era completamente estraneo ai fatti. Sui vestiti della ragazza però, sono stati rinvenuti dei resti di dna di quello che poi è stato definito dalla scientifica come Ignoto uno.
Diversi studi sul materiale generico rilevato hanno portato a Massimo Bossetti, che da quel momento in poi è stato descritto come l’assassino di Yara Gambirasio. L’uomo è stato processato nel febbraio del 2015, ma in molti continuano a professare la sua innocenza, dichiarando che le prove sono state contaminate. L’anno dopo Bassetti è stato condannato all’ergastolo.
Chi era Yara Gambirasio?
Yara Gambirasio era una ragazza di soli 13 anni che non vedeva l’ora di trascorrere il proprio tempo libero con le sue amiche oppure nella palestra presso la quale praticava con successo ginnastica ritmica.
Yara viveva con i suoi genitori e i suoi fratelli. La sua era una famiglia davvero felice, in quanto non appena ne avevano l’occasione, trascorrevano il loro tempo libero tutti insieme. I genitori di Yara sono sconvolti per quanto accaduto alla figlia, motivo per cui hanno perfino fondato un ONLUS in sua memoria.
Siamo sicuri che la ragazza sarebbe diventata una giovane promessa della ginnastica ma purtroppo qualcuno ha deciso di interporsi tra lei e il destino, strappandola alla vita quando le sue ali non erano ancora pronte per spiccare il volo.