Viviana Fenzi è stata una figura centrale nella vita di Nada, la cui vita è stata raccontata nel film La bambina che non voleva cantare.
La vita di Viviana Fenzi
Viviana Fenzi nacque nel 1953 in un freddo giorno di novembre. Proveniva da una famiglia modesta e visse gran parte della sua vita a Gabbro, una piccola frazione in provincia di Livorno. Il nome Viviana le fu dato dalla madre in onore di una cartomante che le predisse la nascita di una figlia destinata a grandi successi.
Il matrimonio e i figli
Viviana sposò un uomo di origini contadine e insieme ebbero una figlia, Nada Malanima, il cui nome fu scelto proprio dalla cartomante. Nada, che sarebbe diventata una delle voci più celebri della musica italiana, ebbe un rapporto complesso e profondo con la madre. La nascita di Nada avvenne in un contesto di amore e speranza, ma presto le difficoltà avrebbero oscurato la vita familiare.
La malattia di Viviana
Viviana soffriva di una grave forma di depressione, una condizione che nella sua famiglia veniva descritta semplicemente come “mal di testa”. Questa malattia la costringeva spesso a letto e influenzava negativamente il suo morale e il suo rapporto con la figlia. La depressione di Viviana era così debilitante che a volte aveva paura di fare gesti estremi, come “mettere gli spilli nella merenda”, un pensiero che confessò a sua madre.
La piccola Nada era profondamente colpita dalla malattia della madre. In uno dei suoi disegni, Nada raffigurava Viviana allettata, chiedendosi se fosse “morta”. Questo rifletteva la paura e la preoccupazione costante di perdere la madre, una paura che accompagnò Nada per gran parte della sua infanzia.
Il rapporto tra Viviana e Nada
Nonostante la malattia, Viviana cercava di essere una buona madre. Tuttavia, spesso si rimproverava di non esserlo abbastanza. La nonna di Nada fu una figura fondamentale, prendendosi cura della bambina quando Viviana era sopraffatta dalla depressione. Tuttavia, ogni volta che Nada cantava, Viviana sembrava rinascere. La voce di Nada era per lei una sorta di medicina, un conforto che le permetteva di trovare momenti di serenità.
Nada ha raccontato che cantare per sua madre era uno dei pochi momenti in cui sentiva di poterla aiutare. Questo legame attraverso la musica influenzò profondamente la carriera di Nada, che spesso si esibiva con l’intento di portare gioia alla madre. Il loro rapporto era segnato da un grande amore, ma anche da molti alti e bassi dovuti alla malattia di Viviana.
La morte di Viviana
Viviana Fenzi è morta a causa delle complicazioni legate alla sua depressione. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo nella vita di Nada, ma ha anche segnato l’inizio di un processo di liberazione per la cantante. Nel suo album “O Madre”, Nada esplora i sentimenti contrastanti legati al rapporto con la madre, cercando di trovare una sorta di pace interiore.
L’eredità di Viviana
La storia di Viviana Fenzi è una testimonianza della lotta contro una malattia invisibile ma devastante. La sua vita e la sua sofferenza hanno avuto un impatto significativo su Nada, influenzando la sua musica e il suo percorso artistico. Il biopic “La bambina che non voleva cantare”, in onda su Rai1, offre uno sguardo profondo e commovente su questo rapporto madre-figlia, portando alla luce la complessità delle loro emozion