Tra le nuove proposte di Canale 5 rientra anche Passaporto per la libertà, mini storia dedicata al coraggio di una donna e alla sofferenza degli ebrei. Questa sera verrà quindi trasmessa la prima puntata di questa mini serie televisiva che nutre grandissime aspettative nel pubblico. Tra i protagonisti principali del film Troviamo Thomas Zumkle. Cerchiamo di scoprire qualcosa in più su questo personaggio e soprattutto qual è la sua storia vera.

Di che cosa parla il film Passaporto per la libertà?

Il film che andrà in onda questa sera su Canale 5 è ambientato nel 1935, ovvero nella fase più acuta della Seconda guerra mondiale. Anche se la guerra è infatti scoppiata qualche anno dopo, si cominciava a parlare della discriminazione razziale che di lì a poco avrebbe colpito gli ebrei.

Una giovane donna brasiliana la bella Sophie Arracy decide di cambiare vita e in questo viene supportata dall’ambasciata brasiliana che decide di trasferirla in Germania. Qui la donna continuerà ad esercitare la sua carriera di diplomatica. Sophie arriva in Europa, anche se da lì a poco scoppierà la guerra.

La giovane donna avrà quindi modo di osservare con i propri occhi come i tedeschi arriveranno a comportarsi nei confronti degli ebrei, i quali non solo verranno discriminati, ma in alcuni casi aggrediti e uccisi. Sul suo posto di lavoro, però, farà anche una piacevole conoscenza, Rodrigo, del quale si innamorerà perdutamente.

Sophie però decide che non può continuare a vivere in quella situazione e decide quindi di aiutare più persone possibili, fornendo loro dei documenti brasiliani che consentano l’uscita dalla Germania senza problemi. In tutto questo sarà per l’appunto supportata da Rodrigo, mentre Thomas Zumkle, il capo delle SS, comincerà a nutrire dei sospetti verso di lei, nonostante la grande attrazione fisica.

Chi è Thomas Zumkle?

La parte dell’ufficiale Thomas Zumkle è stata affidata a Peter Ketnath. L’uomo nel film è appunto il capo dell’esercito delle SS, ovvero la massima Istituzione filonazista che durante la Seconda guerra mondiale si è occupata della deportazione delle persone ebree.

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Non sappiamo se l’uomo sia realmente esistito o se la sua identità tragga ispirazione da un reale ufficiale appartenente alla fazione delle SS. Nella vita l’uomo è un attore tedesco di grande successo.

Peter è nato nel 1974 e ha già fatto la sua comparsa in molte fiction, tra cui Un ciclone in convento. Nella pellicola l’uomo appare come intransigente ed efferato, anche se in molte occasioni tenterà di fermare i soldati quando questi useranno violenza verso gli ebrei.

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Non è quindi l’uomo più cattivo della situazione, anche se si insospettirà dell’operato della protagonista per la quale perderà la testa. E’ proprio questo interesse che rischierà di far fallire tutti i progetti di Sophie, in quanto l’uomo tenterà di ostacolarla in diverse occasioni.