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Chi era Sergio Ramelli: storia vera, moglie, figli e omicidio

Sergio Ramelli è il 19enne ucciso da dei militanti di estrema sinistra durante gli anni di piombo. Alla sua morte aveva solo 19 anni ed è passato alla storia per i suoi pensieri radicali politici. Ma conosciamo meglio la sua storia.

Sergio Ramelli, chi era

Sergio Ramelli era un giovane studente di 19 anni di chimica industriale e frequentava l’istituto ITIS Ettore Molinari di Milano. Era proprio la scuola ad essere protagonista di numerosi e violenti scontri politici tra ragazzi di estrema sinistra e destra e Sergio militava sul Fronte della Gioventù.

In quegli anni queste dinamiche erano tipiche tra le scuole superiori e le università e siamo negli anni di Piombo. Il giovane Sergio non ha mai fatto mistero del suo pensiero politico ed è per questo che continuava a subire continue minacce e venne aggredito due volte.

A causa di ciò decise, insieme alla sua famiglia, di proseguire i suoi studi in una scuola privata. Ci fu un aneddoto che ha raccontato la mamma dopo la sua morte. In un compito in classe, Sergio Ramelli aveva espresso il pensiero di condanna contro le Brigate Rosse e fu letto davanti a tutti da parte del professore.

Successivamente, lo stesso compito venne affisso alla bacheca della scuola e venne utilizzato come capo di accusa in una sorta di processo scolastico nei confronti di Sergio. In molti quindi lo accusavano di essere un fascista.

L’omicidio di Sergio Ramelli

Arriviamo al 13 di marzo del 1975 quando Sergio Ramelli aveva finito la giornata scolastica e stava rientrando a casa in via Amedeo di Milano con il suo motorino. Dopo averlo parcheggiato si stava incamminando verso la porta d’ingresso.

E fu proprio lì che degli extraparlamentari comunisti armati con delle chiavi inglesi lo picchiarono. I colpi erano rivolti principalmente alla testa e Sergio si ritrovò sdraiato al suolo, privo di sensi e in una pozza di sangue. Nonostante fu trasportato immediatamente in ospedale, il 29 di aprile muore nel letto del nosocomio.

I veri colpevoli sono stati identificati ben 10 anni dopo l’accaduto e accusati di omicidio preterintenzionale. Accusa arrivata dopo tre anni di processo (dal 1987 al 1990). Sembra che i principali responsabili dell’aggressione siano stati Giuseppe Ferrari Bravo e Marco Costa che, in quel tempo, facevano parte di un piccolo gruppo chiamato “gli idraulici”.

Il nome gli venne dato proprio perché utilizzavano delle chiavi inglesi per compiere le aggressioni. Di Domenico invece venne accusato di essere il mandante e colui che ha architettato l’aggressione.

Manuela Bortolotto

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Manuela Bortolotto

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