Il film Il Castello di vetro è ispirato ad una storia vera, quella di Jeannette Walls. È stata proprio lei l’autrice del libro da cui è stato tratto il film che porta lo stesso nome.
Il volume si concentra soprattutto sull’infanzia molto difficile della protagonista, che ha avuto a che fare con una madre non molto presente e un padre che ha avuto problemi con l’alcol.
La storia di Jeannette Walls
Il Castello di vetro narra la storia di Jeannette Walls fino al 2005. Tutto si apre con un ricordo della bambina. Stava tentando di cucinare un hot dog, ma non riuscì nel suo intento, in quanto aveva soltanto tre anni. Per questo ha riportato sulla pelle delle orribili ustioni.
La madre Rose Mary è un’artista, che ha conseguito un diploma da insegnante. Purtroppo le condizioni economiche della famiglia di Jeannette e quindi anche quelle di Rose Mary sono sempre piuttosto povere.
La famiglia, quindi, decide di spostarsi in Arizona per andare ad abitare nella proprietà che ha ereditato dalla nonna materna. Rex, il marito di Rose Mary, non si occupa della casa e col passare del tempo quella proprietà sembra quasi abbandonata.
Quando Jeannette compie 10 anni, il padre le chiede che cosa possa fare per farle un bel regalo e lei gli chiede di smettere di bere. L’uomo, che ha intenzione di costruire la casa dei suoi sogni, quella che è appunto la metafora del castello di vetro, si fa legare al letto per resistere alla tentazione di bere.
Il seguito della famiglia di Rose Mary
Dopo un po’ la famiglia è costretta a spostarsi nuovamente e trova una casa in pessime condizioni, senza nemmeno l’acqua e il riscaldamento. L’abitazione fa parte di una proprietà terriera che è stata acquistata da Rex.
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Rose Mary è molto inflessibile, perché, nonostante le suppliche di Jeannette di lasciare Rex per chiedere un sussidio, si rifiuta comunque di compiere un tale gesto. Alla fine è proprio Jeannette che, grazie a delle borse di studio, riesce a completare gli studi a New York.
Anni dopo Jeannette e i suoi fratelli risiedono tutti a New York. Vengono chiamati dai genitori, che affermano di star arrivando proprio in città per stare accanto ai loro figli.
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Tutto si conclude quando Jeannette riceve una telefonata dal padre. Quest’ultimo gli dice che sta per morire. Qualche tempo dopo tutta la famiglia, tranne Rex, che ormai non c’è più, si riunisce per festeggiare insieme il Giorno del Ringraziamento.
